• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Le chiavi del successo del Bayern Monaco campione del mondo

Le chiavi del successo del Bayern Monaco campione del mondo

Il 2020 è stato, dal punto di vista calcistico, l’anno del Bayern Monaco. La corazzata tedesca è riuscita infatti a riportare all’Allianz Arena dopo 7 anni l’ambita Champions League, ma soprattutto ha completato uno storico sextuple vincendo la Bundesliga, la DFB-Pokal, la Champions League, la supercoppa europea, quella tedesca e il mondiale per club, diventando così il secondo club nella storia ad aver raggiunto questo obiettivo. La squadra guidata dal tecnico Hans-Dieter Flick, subentrato a Niko Kovač a novembre e alla prima esperienza da primo allenatore, al rientro in campo dopo lo stop causato dal Covid ha messo una marcia in più rispetto alle altre squadre e ha concluso la propria stagione con il maggior numero di goal segnati in ogni competizione, battendo record su record e diventando l’unica squadra riuscita a vincere tutte le partite di una singola stagione di Champions League.
La politica di mercato di Uli Hoeness
Il successo del Bayern Monaco parte sicuramente dalla politica di mercato di Uli Hoeness.
Un dato quasi impensabile al giorno d’oggi è che il costo dell’undici titolare della squadra
tedesca ammonta a ‘solo’ 92 milioni di euro. Questo dato fa riflettere se paragonato a
quello di altre squadre: la rosa del Paris Saint Germain arrivato in finale di Champions per
esempio è costata circa 1,3 miliardi di euro. La maggior parte degli acquisti del Bayern
sono infatti il risultato di mosse di mercato intelligenti come gli acquisti a parametro zero di
Lewandowski (premiato dalla Fifa come miglior giocatore del 2020) e Goretzka e quelli a
meno di 10 milioni di euro come Kimmich, Gnabry, Boateng, Davies e Alaba. La filosofia
del presidente tedesco è infatti ciò che rende la società bavarese una delle più
economicamente ‘sane’ del mondo e si è dimostrata coerente sia di fronte alle
spropositate richieste di contratto di giocatori chiave come Ballack e Alaba mandati via, sia
di fronte al grande innalzamento dei prezzi di questi ultimi anni.
L’arrivo di Hansi Flick
Un altro punto chiave del successo del Bayern Monaco in questo 2020 è sicuramente la
mentalità vincente che “Hansi” Flick ha saputo riportare a Monaco. Il neotecnico ex
allenatore in seconda della Germania campione del mondo del 2014 è riuscito infatti a
riunire un gruppo disunito mettendo al centro del suo progetto due colonne del club
trascurate dall’allenatore croato come Jerome Boateng e Thomas Müller e ha riportato in
squadra lo storico stile di gioco del club, trascurato dai vari Guardiola, Ancelotti e Kovač
per ultimo che avevano fallito negli anni precedenti l’obiettivo Europa. In particolare la
scintilla che ha cambiato la stagione del Bayern è scoppiata durante il lockdown di marzo
e aprile che ha tenuto le squadre lontano dai campi di calcio. In questa situazione infatti
Flick, grazie ad una preparazione atletica dei giocatori in videochiamata cominciata prima
rispetto agli altri club, ha portato la sua squadra ad una condizione fisica che gli ha
permesso di basare il proprio gioco su un pressing costante effettuato dall’intera squadra,
attaccanti inclusi, che ha messo in difficoltà praticamente qualsiasi club. L’emblema del
dominio del suo stile di gioco è sicuramente il quarto di finale giocato contro il Barcellona
di Lionel Messi conclusosi con uno storico risultato di 8-2.