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Depressione, schiziofrenia: Winnie the Pooh come non lo avevi mai visto

Tutti conoscono Winnie the Pooh, quel divertentissimo orsacchiotto giallo con la sua maglietta rossa che era sempre alla ricerca del suo dolce miele e che quando qualcosa non andava come aveva programmato urlava quel “Oh rabbia” che faceva finire per terra dal ridere tutti gli spettatori, dai più piccoli ai più grandi. Le sue avventure insieme al piccolo Christopher Robin e a tutti gli altri personaggi che abbiamo amato, ci hanno accompagnato durante tutta l’infanzia rendendo meno noiosi i pomeriggi di pioggia dove non si poteva uscire e si era rinchiusi in casa a fare le maratone dei cartoni che venivano trasmessi su Italia 1.

Ma non vi siete mai chiesti che storia c’era dietro i vari personaggi? Il perché si comportavano così?

Oggi vi toglierete ogni dubbio. Winnie the Pooh è tutto tranne che un cartone per bambini, infatti ogni personaggio rappresenta una disturbo mentale diversa, partendo dalla schizofrenia arrivando anche alla depressione, questa teoria arriva 70 anni dopo l’uscita del primo libro, scritta nel “Canadian Medical Association Journal” che ha dichiarato che questa rivelazione deriva da un loro attento studio dei personaggi.

Ma partiamo subito con le descrizioni dei disturbi e l’associazione ai loro personaggi.

Per primo partiamo dal protagonista, Christopher Robin, il bambino che entrando nel bosco dei cento acri fa amicizia con questi animali che parlano, non vi sembra un po’ strano? Questo bambino vede animali che non esistono, sente voci e pensa cose che non sono reali, questi sono tutti sintomi della schizofrenia, una malattia causata da uno squilibrio di sostanze chimiche che inviando segnali al cervello portano ai sintomi sopra indicati.

Ora è il turno dell’orsacchiotto più pasticcione, disordinato, dubbioso, con scarsa memoria e con la testa tra le nuvole di tutto il bosco dei cento acri, non sono qualità gli aggettivi appena elencati, ma sono i sintomi del disturbo del deficit di attenzione del quale Winnie the Pooh soffre, questo disturbo comporta la difficoltà nel mantenere l’attenzione e nel controllare il proprio comportamento.

Vi ricordate tutti di IhOh, giusto? Quel dolce asinello al quale gli si straccava sempre la coda e al quale era quasi impossibile strappare un sorriso, che si sentiva inutile, impotente e finiva anche con l’odiare se stesso a volte, ecco, lui soffriva di depressione, una delle malattie più conosciute e comuni.

Infine abbiamo la mamma canguro, Kanga, che cercava in tutti i modi di proteggere suo figlio Roo, dalla società e dalle altre persone, questa sua ossessione verso il suo cucciolo è alquanto esagerata e questo comportamento poco socievole e sempre molto preoccupato è stato associato al disturbo di ansia sociale, che si è ritorto anche sul figlio, diagnosticato con l’autismo, restando calmo e silenzioso in presenza della mamma, ma cacciandosi sempre nei guai senza mai capire il pericolo a cui stava andando incontro.

Questi sono pochi dei personaggi del cartone che tutti conoscono, abbiamo anche Gufo, che soffre di un disturbo narcisistico della personalità, o anche Tigro diagnosticato con l’ADHD, o il piccolo rosa Pimpi, che soffre di attacchi di panico e di disturbo di ansia generalizzato.

Sono molti i personaggi di questo cartone e ognuno di loro soffre di una malattia mentale, ma chi può dirlo, magari anche il vostro cartone preferito ha un significato nascosto, basta solo cercarlo e scoprirlo.

 

Di Laura Vaninetti