• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Serie A 2001- 2002, il campionato più folle della storia del calcio

Serie A 2001- 2002, il campionato più folle della storia del calcio

Il campionato di Serie A 2001-2002 è stato uno dei più incredibili della storia del calcio italiano, è la 100esima edizione della massima serie italiana che vide vincitore, all’ultima giornata di campionato, la Juventus che ha avuto la possibilità di vendicarsi dopo lo scudetto perso l’anno prima sotto l’acqua di Perugia.

Partiamo dall’inizio della stagione: a seguito dell’esonero di Carlo Ancelotti, sulla panchina della Juventus ritorna Marcello Lippi, artefice della rinascita bianconera degli anni ’90. Questa volta però di attua una vera e propria rivoluzione: Luciano Moggi, direttore sportivo della Juventus dal 1994 al 2006, apre il portafoglio e cambia totalmente la squadra. Oltre all’addio del criticato Van Der Sar, portiere della Juventus dal 1999 al 2001, salutano anche Filippo Inzaghi e Zinedine Zidane, venduto al Real Madrid per la cifra record di 150 miliardi di lire. Con 280 miliardi di lire, i bianconeri acquistano un fuoriclasse per ruolo: Lillan Thuram, Gianluigi Buffon e Pavel Nedved. Insieme alla Juventus, i media danno per favorite altre tre squadre: la Roma, campione in carica; la Lazio, che aggiunse alla sua rosa il difensore Jaap Stam; e l’Inter, guidata da Hector Cuper, che precedentemente portò il Valencia per due volte di fila in finale di Champions League. Dalla Serie B approda nella massima divisione il Chievo Verona che, incredibilmente, si trova in testa a 32 punti dopo appena 15 giornate.

Tuttavia, la situazione non è delle migliori per tutti, in particolare per il Milan che esonera Terim e assume la vecchia bandiera Carlo Ancelotti. Nemmeno per la Lazio le cose non vanno bene: dopo l’esonero di Dino Zoff, si ritrova sesta a 26 punti a -9 dalla vetta. La stessa Juventus, che puntava a un primo posto diretto, è in difficoltà: Buffon si nota solo per una papera col Chievo e Nedved sembra un fantasma in mezzo al campo, si trovano a -7 punti dalla vetta con però ancora 19 giornate da giocare; l’Inter invece va bene, mantiene la seconda posizione ma subisce una pesante sconfitta nel derby per 4-2 contro i cugini milanisti; la Roma viaggia a vele spiegate e dopo aver inflitto una sconfitta per 2-0 alla Juventus fanno capire chi è la favorita. Per un po’ di tempo il primo posto viene conteso continuamente tra Inter e Roma fino alla rinascita bianconera che ottiene 3 vittorie consecutive rosicchiando qualche punto alle rivali. La 26° giornata è un punto chiave per la stagione: la Juventus, da seconda in classifica, deve andare a Milano a sfidare l’Inter, prima ad un punto, mentre la Roma gioca il derby contro la Lazio. Le partite finiscono rispettivamente 2-2 e 5-1, risultati che porteranno la Roma in testa a pari punti con l’Inter. Il 24 marzo c’è lo scontro diretto: Inter-Roma. La partita la spunterà l’Inter per 3-1, portandosi al primo posto a +3. La classifica rimane invariata fino all’ultima giornata. La Juventus vince 2-0 contro l’Udinese in trasferta, portandosi momentaneamente a +1 dall’Inter che deve affrontare la Lazio: l’esito del campionato dipende da quella partita, se l’Inter vince è campione d’Italia, se perde o pareggia regala lo scudetto ai suoi avversari di sempre.

La partita inizia bene per l’Inter che al dodicesimo minuto si porta avanti con un gol di Vieri; 8 minuti dopo Poborsky, sigla la rete del pareggio; dopo appena quattro giri di lancette, Gigi di Biagio fa 2-1 per l’Inter che in quel momento è virtualmente campione, ma alla fine del primo tempo Porbosky segna riporta al pareggio la propria squadra. Al rientro dagli spogliatoi, gli uomini di Cuper provano solo qualche tiro da lontano e poi mollano; prima Simeone sigla il 3-2 per la Lazio con un colpo di testa, e poi Inzaghi fa 4-2, la partita si chiuderà così, e la Juventus vincerà il suo 26° titolo. Si chiude così il campionato più pazzo della storia del calcio.

Daniele Di Salvatore, III I