• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Arriva la rivoluzione dei test Invalsi: più tempo per meno domande

Arriva la rivoluzione dei test Invalsi: più tempo per meno domande

Il Ministero dell’Istruzione, mediante una circolare inviata a tutte le scuole, ha spiegato tutte le novità della Buona Scuola sull’Invalsi 2017/2018, croce e delizia degli studenti. La partecipazione alle prove è uno dei tanti requisiti per la ammissione all’esame di licenza. Alle consuete prove di Italiano e Matematica, si aggiunge quest’anno anche quella di Inglese. Ovviamente, per coloro che fossero costretti ad assentarsi, sono previste una o più sessioni di recupero. Ci sarà anche la possibilità di modalità differenziate (eventualmente anche in forma acustica) per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento e per quelli affetti da disabilità.
Le prove non si svolgeranno, come avveniva fino allo scorso anno, nello stesso momento in tutta Italia ma “secondo calendari specifici per ciascuna istituzione scolastica”. Per la terza media si svolgeranno dal 4 al 21 aprile. I tre “quizzoni” avranno inoltre il 10 per cento di domande in meno rispetto alle edizioni precedenti (in cui il numero di domande cambiava ogni anno) e verrà concesso più tempo complessivo: 15 minuti in più. In altre parole, per risolvere i diversi item gli studenti avranno a disposizione 90 e non più 75 minuti… che bellezza, gente!
Due le motivazioni che hanno spinto l’istituto Invalsi di via Ippolito Nievo, Roma, ad “alleggerire” la prova.
Secondo la prima bisogna fare “in modo che le alunne e gli alunni abbiano tutto il tempo per rispondere serenamente alle domande”. La seconda invece parla chiaro: infatti la modalità computer-based “consente di mantenere la stessa precisione nella definizione dei risultati con un numero minore di quesiti di un’equivalente prova cartacea”. Mentre i contenuti della prova d’Italiano e di Matematica saranno in perfetta continuità con quelli delle prove degli anni passati, quelli della prova d’Inglese sono in linea con quanto previsto dal Quadro Comune Europeo di riferimento delle lingue, al livello A1.
Per sbarcare sul web le prove “sono state predisposte su una piattaforma online già utilizzata in diversi paesi europei per lo svolgimento di prove analoghe e in alcune importanti ricerche comparative internazionali”. Ma le scuole medie avranno le necessarie attrezzature – computer e collegamenti internet perfettamente funzionanti – per traghettare le prove Invalsi nel terzo millennio? Qualche settimana fa, alcuni presidi lanciarono l’allarme su un possibile caos, paventando il ritorno alle prove cartacee. Ma all’Invalsi sono categorici: “Si fa presente – spiegano – che ciò non sarà possibile dal momento che la modalità di somministrazione ‘computer based’ delle prove è un requisito fissato esplicitamente dalla legge”. E noi studenti interessati attendiamo…
Niccolò De Luca – Classe 3C