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Lo sport si ingegna: l’esperienza di Riccardo Montaldo, fondatore dell’ASD K2

di Chiara Capitanio, 1B

In questo periodo di pandemia di Covid19, molti ragazzi sono stati costretti ad abbandonare il mondo dello sport.  Molte società invece, hanno dovuto rinunciare alle loro attività e alle loro palestre.

Per approfondire l’argomento ho intervistato Riccardo Montaldo, professore di ginnastica e presidente fondatore dell’ASD K2, associazione che coinvolge i ragazzi in attività legate alla montagna.

 

Lo sport professionistico ad alto livello è un’azienda, per esempio il calcio di serie A per lo stato è un bel business, per cui hanno cercato di farlo riprendere il prima possibile. Però è successo per la prima volta nella storia, a parte nelle due guerre mondiali, che è stata spostata l’Olimpiade, Tokyo 2020.  Di conseguenza c’è stato un danno economico enorme.

 Invece lo sport di base ha subito uno stop notevole, che ha portato numerosi ragazzi a smettere di fare attività fisica. Molte società hanno dovuto rinunciare alle palestre delle scuole. Certi sport hanno invece beneficiato della situazione. Vari ragazzi hanno iniziato ad esempio a praticare atletica leggera. Le attività all’aria aperta sono aumentate e molti ragazzi sono venuti con l’ASD K2 in gita. Noi ci siamo anche inventati un gruppo di allenamento all’aperto, lo fanno molte società, è bellissimo allenarsi all’aria aperta e più salutare.

Per quanto riguarda la scuola? Come si è trasformato lo sport?

A scuola è necessario mantenere il distanziamento tra gli studenti e se non è possibile bisogna fare gli esercizi dividendoli in gruppi. Un esempio di sport che si può fare è il tennis-tavolo, perché ogni studente ha la sua racchetta personale. Nelle scuole dove insegno siamo riusciti a farci dare un campetto da hockey uno di atletica vicini agli edifici scolastici, così possiamo fare lezione all’aria aperta.

Come vanno le attività dell’associazione?

Le nostre attività stanno andando molto bene proprio perché facciamo attività in ambiente naturale e molti ragazzi che hanno smesso di fare il loro sport sono venuti a fare molte gite, perché all’aria aperta siamo abbastanza sicuri. Una volta al mese facciamo gite ed escursioni nelle vicinanze, come ad esempio al Forte Ratti o al Forte Begato.

Mantenendo le distanze sui sentieri la mascherina si può togliere, ovviamente la teniamo sempre a portata di mano per i momenti in cui ci raduniamo, o per quando incontriamo altre persone lungo i sentieri che percorriamo.

Il Covid19 ha limitato in modo pesante la possibilità di fare sport per i ragazzi. Le società però si stanno ingegnando per trovare soluzioni creative che permettano di praticarlo, anche se non proprio come si poteva fare prima. Infine altri generi di sport, principalmente quelli individuali ne hanno quasi tratto un beneficio.