In seguito all’apertura dell’Ilva, nella città di Taranto, molti problemi economici sembravano risolti, perché l’industria offriva tanto lavoro.
Dopo pochi anni, però, la gente cominciò a capire che l’Ilva era causa di un inquinamento devastante: chi subiva e subisce ancora oggi di più l’inquinamento è il quartiere Tamburi, in cui vivo, che si trova vicinissimo alla fabbrica, ma anche il resto della città e la provincia ne subiscono le conseguenze.
Oggi, nel 2021, molti si domandano “Perché non chiuderla?”. La risposta è semplice: in questo modo si priverebbe molti cittadini del proprio lavoro.
L’inquinamento che questa industria provoca è disastroso, causa tumori e tante altre malattie.
Nell’immagine di copertina si vede chiaramente il fumo che produce ogni secondo e che noi respiriamo: i cittadini sono stanchi, non vogliono più vedere soffrire e morire i propri cari!
Questa invece è l’immagine di una delle tante manifestazioni che sono state organizzate negli ultimi anni a Taranto in segno di protesta.
Chiudere l’Ilva, secondo me, non è giusto, perché significherebbe togliere posti di lavoro in una città in cui non vi sono molte altre risorse. L’unica soluzione possibile sarebbe metterla a norma, ma il governo è disposto a finanziare un’impresa così costosa solo per il bene di Taranto?
Ho paura che la mia città resterà per sempre molto inquinata…
Noi cittadini non siamo più disposti a subire tutto questo, vorremmo essere aiutati e tutelati dallo Stato!
Maikol Stella 2^D
