• Home
  • Blog
  • Articoli
  • MAISON VALENTINO FLAGELLATA DALLE CRITICHE: IL DIRETTORE CREATIVO DIFENDE IL MARCHIO A SPADA TRATTA 

MAISON VALENTINO FLAGELLATA DALLE CRITICHE: IL DIRETTORE CREATIVO DIFENDE IL MARCHIO A SPADA TRATTA 

L’11 aprile veniva pubblicata sul profilo Instagram ufficiale di Maison Valentino una serie di scatti per pubblicizzare la nuova collezione di borse a tracolla con catena e borchie. Una foto colpisce in particolare gli utenti, non per il suo design, ma per il modello che la indossa: Michael Bailey Gates. Le critiche e l’indignazione di molti arrivano presto, come non tarda ad arrivare anche la risposta del direttore creativo Pier Paolo Piccioli.

Maison Valentino, per l’arrivo della stagione primavera-estate, propone una serie di  borse dai toni tenui e pastello, adornate con grosse borchie dorate; in particolare la borsa Roman stud in nappa, color rosa cannella, sembra suscitare molte opinioni fra i vari social. Le voci non si alzano per la borsa in sé, ma per il modello: Michael Bailey Gates, classe 1993, viene fotografato nudo con la borsa appoggiata sul piede destro. L’approccio gender-fluid, che sfrutta i tratti androgini del modello, solleva opinioni contrastanti: c’è chi lo ama, c’è chi lo odia. Michael sembra uscire da un tempio antico, spogliato completamente dei suoi vestiti; quasi un’immagine patetica, finché non si incrocia il suo sguardo, magnetico, diretto, senza filtri. È forse questa spregiudicatezza dello sguardo  e della posa a generare così tanto scalpore? Molti sono i commenti negativi: «Non si capisce se sia un uomo o una donna, dovremmo forse indovinare?», «Disgustoso!», «Immagini del       genere non dovrebbero nemmeno essere mostrate ai bambini.». 

Lo scatto intanto riceve 232 mila “like” e più di 13 mila commenti, attirando l’attenzione di Pier Paolo Piccioli, ormai direttore creativo di Maison Valentino dal 2007, in seguito al ritiro di Valentino Garavani. 

«L’odio non è una forma di espressione, l’odio è una reazione alla paura e la paura può facilmente trasformarsi in violenza, a prescindere che sia un commento  o un’aggressione a due ragazzi che si baciano nella metro» ha  commentato Piccioli, repubblicando la foto sul suo profilo ufficiale. Fin dai tempi di Fendi Piccioli è  molto accorto all’inclusività delle immagini che porta come manifesto di Maison Valentino. Proprio pochi giorni fa ha infatti pubblicato una sua foto in cui, con la scritta “DDL ZAN” sulla mano, ribadisce la sua posizione favorevole al passaggio della Lega della legge contro l’omotransfobia.

Dal modo incisivo in cui scrive, traspare il desiderio di  continuare a proporre nel mondo della moda elementi innovativi e sempre più attenti al “diversity”, anche se questi possono essere motivo di scandalo.

E continua dicendo: «Il mio lavoro è quello di proporre la mia visione di bellezza in accordo ai tempi in cui viviamo, e la bellezza e chi consideriamo bello, è un riflesso dei nostri stessi valori.». Poche frasi chiare che ribadiscono concetti importanti e che prendono le distanze da un’ignoranza che dilaga tra le piattaforme digitali più frequentate, dove forse ci si scorda che, prima di essere giudici, si è spettatori, e in quanto tali ci si potrebbe limitare ad osservare ed ammirare la bellezza, poiché essa, come scrisse Oscar Wilde ne Il Ritratto di Dorian Gray,«è più alta del Genio, perché non richiede spiegazioni». 

 

Di Giacomo Parisini III D