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Rosalind Franklin: scienziata cui venne riconosciuta la scoperta solo dopo la morte

Rosalind Franklin: scienziata cui venne riconosciuta la scoperta solo dopo la morte

<<Science and everyday life cannot and should not be separated>>. Questa è la frase celebre di Rosalind Elsie Franklin, che tradotta in Italiano significa <<La scienza e la vita di tutti i giorni non possono e non devono essere separate>>. Un’appassionata ricercatrice, un ambiente maschilista, una foto sensazionale, una doppia elica, una scoperta rivoluzionaria, un furto di dati, una grandissima ingiustizia. Sono gli elementi della vita di Rosalind Elsie Franklin, che sembra un’ottima sceneggiatura di un film e invece è una storia vera. La storia di Rosalind Franklin, una donna straordinaria che venne dimenticata dal mondo scientifico poiché privata dei riconoscimenti a lei dovuti. 

Nata a Kensington (Londra) il 25 luglio 1920 da una famiglia di banchieri ebrei. E’ una bambina incredibilmente intelligente e portata per le materie scientifiche, tanto che “fare scienza” diventa presto il suo più grande sogno. Ma nell’Inghilterra del tempo le donne non possono nemmeno ambire a tale, importantissimo ruolo nella società. Nonostante lo scetticismo dei familiari, le viene comunque concesso di poter inseguire la sua strada. Si iscrisse al Newnham, dopo la laurea e il dottorato si trasferì a Parigi dove si specializzò nella diffrazione dei raggi x e qui visse uno dei periodi più difficile della sua vita causato da un ambiente maschilista. Agli inizi degli anni ‘50 tornò a Londra, dove iniziò a lavorare come ricercatrice associata al King’s College, dove ebbe un rapporto difficile con Wilkins che come lei studiava la struttura del DNA. Lui era un principiante nell’uso delle tecniche di diffrazione a raggi x, quindi pretendeva da Rosalind, ormai esperta cristallografa, che condividesse con lui i propri risultati, però si rivelò un vero disastro. 

Rosalind donna determinata e sicura di sé si trovava a lavorare in un ambiente maschilista e misogino e non accettava di condividere i suoi risultati con nessuno. I suoi studi le hanno permesso di mettere a punto una tecnica innovativa che utilizza i raggi x per fotografare i contenuti di tutti i materiali, attraverso una microcamera capace di produrre in foto i filamenti del DNA. Ottenne così la famosa “Photograph 51” che ritraeva la struttura a doppia elica del DNA, per ottenere questa immagine Rosalind ha lavorato ben 100 ore. Senza che Rosalind se ne rendesse conto Wilkins prese la foto 51 e la mostrò a Crick e Watson. Questi ultimi nel 1953 pubblicarono il loro modello su “Nature”, seguono altri due articoli: uno di Wilkins e uno della stessa Rosalind. Nello stesso anno Rosalind decise di lasciare il King’s College per trasferirsi al Birkbeck College a lavorare sulla struttura dei virus, ma nel 1956 si ammalò di tumore alle ovaie, dovute molto probabilmente alle frequenti esposizioni ai raggi x, morì il 16 aprile 1958 a soli 37 anni. Si ritiene che Rosalind Elsie Franklin avrebbe vinto ad oggi un premio Nobel se questo venisse riconosciuto anche dopo la morte. Probabilmente ne avrebbe anche vinti due, in quanto il suo lavoro sulla struttura dei virus ha portato al Nobel il suo collega Aaron Klug nel 1982. La storia è piena di donne che contribuirono alle scoperte scientifiche, matematiche e fisiche, ma spesso non hanno ricevuto i giusti riconoscimenti per via della società della quale facevano parte, ovvero una società maschilista che non riusciva a considerare la donna al suo stesso livello, poiché la vedeva come un essere inferiore. Nonostante tutto ciò negli ultimi tempi le cose sono un po’ cambiate, ma ci sono molti aspetti sui quali si deve ancora lavorare. A differenza del passato il numero di donne presenti in campo politico, medico e in tanti altri è aumentato, però questo cambiamento non è riuscito ad eliminare le discriminazioni sul lavoro nei loro confronti; ad esempio la donna viene pagata di meno rispetto ad un uomo, nonostante svolgono lo stesso lavoro, anche se questo fatto non è da generalizzare perché non tutti assumono questo comportamento nei confronti di una donna. Un aspetto che negli ultimi tempi è stato affrontato e migliorato è la questione che riguarda le dimissioni in bianco, una lettera che viene fatta firmare senza data e spesso viene fatta passare come una semplice procedura amministrativa. Questa lettera verrà compilata con la data dall’impresa quando quella persona, quasi sempre una giovane donna, ma non solo, non è più necessaria all’azienda, perché incinta o perché ha deciso di sposarsi o a causa di una lunga malattia.   Come possiamo notare il percorso che le donne hanno affrontato e continuano ad affrontare è stato ed è molto lungo e faticoso, ma queste donne, compresa Rosalind Franklin, hanno delle cose in comune, come il coraggio di farsi valere in una società dalla quale sono considerate inferiori; la determinazione e la voglia di raggiungere i loro obiettivi, nonostante tutti gli ostacoli che la vita gli pone, a testa alta e senza mai perdere le speranze. 

La vita di Rosalind Elsie Franklin nonostante sia stata breve, il contributo che questa donna ha dato alla scienza è stato fondamentale. Grazie al suo lavoro svolto sono riusciti a comprendere il DNA e la sua struttura, però le sue ricerche non furono capite a quel tempo, e dovette continuare a lottare contro le ostilità di un mondo ancora troppo misogino e maschilista. Solo dopo la sua morte le furono dati i giusti riconoscimenti da grandi istituzioni scientifiche e si arrivò alla conclusione che è stata proprio Rosalind Franklin a scoprire la struttura a doppia elica del DNA.  

Federica Barbato 4 C SIA