L’uccello del film Rio si è veramente estinto?

Quasi tutti noi conosciamo il simpatico Blu, il protagonista del film d’animazione uscito nel 2011 con il nome di Rio. Ma vi siete mai chiesti se la razza di Blu esista veramente e se, come viene raccontato nel film, sia in via d’estinzione?

La specie dell’adorabile protagonista nella realtà prende il nome di ara di Spix e si tratta in effetti di pappagalli blu originari di Bahia, uno stato situato nel nord del Brasile. Questi magnifici uccelli furono scoperti nel 1817 da un naturalista tedesco, ma, sfortunatamente da quel momento, iniziò la loro scomparsa: furono infatti cacciati e catturati per essere venduti come animali da compagnia e iniziarono a morire a causa della deforestazione e dell’introduzione di api africanizzate, che uccidevano le coppie riproduttrici mentre covavano. 

Nella metà degli anni ‘80 furono avvistati ben tre esemplari proprio nello stato di Bahia, ma anch’essi non ebbero una sorte piacevole, furono infatti catturati per essere venduti come animali domestici. Nei primi anni ‘90 fu poi avvistato un esemplare di uccello maschio appartenente alla specie del simpatico Blu, ma di quest’ultimo si sa soltanto che sia vissuto fino alla fine dell’anno 2000. 

Un team di ornitologi dell’associazione BirdLife International e del Dipartimento di zoologia dell’Università di Cambridge intorno al 2018, dopo svariate ricerche e analisi, hanno stabilito che l’ara di Spix fosse definitivamente estinto in natura. 

La specie non è però scomparsa dalla faccia della Terra come si potrebbe pensare: effettivamente esistono ancora più di 100 esemplari in cattività sparsi in zoo e centri di organizzazione delle specie. Questa operazione di recupero iniziò tra gli anni ‘80 e gli anni ‘90, con l’aiuto di veterinari, biologi e altri professionisti i quali, ad esempio, portarono gli esemplari di ara di Spix nel Loro Parque, un noto zoo in Spagna. Grazie al loro intervento, probabilmente, gli amati pappagalli blu potranno tornare in natura: si prevede infatti, che per il 2022 ritorneranno nel loro habitat naturale, le foreste pluviali del Brasile. 

Alessia Mazzini 3^AL