1 MAGGIO: UNA GRIGLIA, UN LAVORO PER I GIOVANI

1 MAGGIO: UNA GRIGLIA, UN LAVORO PER I GIOVANI

La festa dei lavoratori è una festività particolarmente amata dagli italiani.

Per i giovani significa vacanza, incontri tra amici e grigliate sui prati; un momento per staccare, per riconciliarsi ed incontrare parenti e conoscenti. Ma è proprio di questi giovani di cui andremo a trattare. 

La data del primo maggio è molto significativa, in quanto ricorda tutti i tumulti, le manifestazioni e i morti dovuti alla lotta per i diritti dei lavoratori. Nelle sommosse popolari di Chicago negli Stati Uniti, di Livorno in Italia, in Australia, a Cuba, in Russia, Messico, Cina, Turchia e Brasile. Una festa che simboleggia dalla fine dell’800 l’unità fra i popoli, una “conquista” da parte dei lavoratori che riuscirono in quell’anno ad accaparrarsi il diritto alle 8 ore di lavoro. 

Ma a proposito di lavoro, quanti giovani Italiani sono ora disoccupati?

Molti Italiani nella fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni si trova attualmente faccia a faccia con un serio problema a trovare un’occupazione fissa. 

Un percorso interrotto, un’istruzione incompleta, poca volontà, un’educazione mal data; sono queste le principali cause dell’alto tasso di disoccupazione nel nostro paese. 

Inoltre, il costante invecchiamento della popolazione si può definire come un’altra tra le diverse cause della  grande carenza di posti di lavoro nell’intero paese. Nasce così una sorta di mancanza di fiducia nei giovani con meno esperienza lavorativa, che si devono confrontare con persone aventi alle spalle oltre 20 anni d’esperienza. 

Infine questa festività è molto importante perché dovrebbe servire a ricordare a tutti l’importanza della tutela dei lavoratori, presenti e futuri, per richiamare alla memoria le grandi fatiche con cui i nostri antenati hanno combattuto per i loro diritti sul lavoro, con il loro motto “8 ore di lavoro, 8 di svago, 8 per dormire”.

Mattia Monti