25 Aprile

ll 25 aprile di ogni anno si celebra la Festa della Liberazione dal nazifascismo in Italia ed è, probabilmente, la più importante delle festività nel nostro Paese.

La Festa della Liberazione è una data che rappresenta non solo la liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista (dopo la lotta partigiana e la Resistenza che portò il Paese fuori dalle macerie del ventennio fascista), ma anche l’inizio di un contesto di democrazia e libertà.

A proposito di questo una frase di Bertold Brecht può spiegare il sentimento racchiuso nella giornata del 25 Aprile: Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere”.

La resistenza fu proprio la presa di coscienza della sanguinosa realtà che la dittatura nazi-fascista aveva creato, in nome di un senso di comunità e di bene comune, che poi saranno alla base della Costituzione Italiana.

Uomini e Donne comuni, sacrificarono la propria vita in nome della Libertà. Uomini e donne presero in mano un fucile per ottenere la pace.

Questa è l’eredità che è arrivata a noi dai partigiani: la LIBERTÀ e la PACE.

Sembrano parole così semplici ma in realtà racchiudono un significato profondo che merita considerazione e rispetto.

Non va mai data per scontata la libertà, né considerata un beneficio solo di alcuni; deve essere il presupposto della vita di ogni uomo e donna.

Per far sì che questo lascito non vada perso bisogna mantenere vivo e presente il ricordo. La memoria di ciò che accadde, il sacrificio fatto da molti ma anche gli imperdonabili errori di altri, devono essere raccontati anche e soprattutto alle generazioni future. La cultura dell’antifascismo è un lascito di valore inestimabile che va tramandata affinché certe pagine nere della storia dell’umanità non si ripetano più.

La libertà e la democrazia vanno difese e diffuse laddove vengono calpestate e ignorate.

Tommaso Laurenzi 4E sc