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La crisi economica – Intervista ad A., gestore di due ristoranti a Roma

La crisi economica  – Intervista ad A., gestore di due ristoranti turistici nel centro di Roma

L’emergenza causata dal Covid-19 ha messo in ginocchio le economie di quasi ogni nazione sul pianeta, e l’Italia rientra nella cerchia delle nazioni più colpite economicamente. Con un debito pubblico che si avvicinerà al 160% nel 2021 secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, il PIL in deficit dell’8,8% a fine 2020 e un aumento di circa 20% delle famiglie in povertà assoluta solo durante lo scorso anno, l’Italia si trova in una situazione molto delicata ed il governo negli scorsi mesi ha dovuto effettuare manovre che hanno penalizzato moltissimi settori. Due tra i settori più in crisi sono quello della ristorazione e del turismo, che l’anno scorso hanno registrato perdite per 37,7 miliardi (40% del fatturato annuo) e per 100 miliardi (65% del fatturato annuo) rispettivamente. Per capire meglio la situazione abbiamo deciso di intervistare A., gestore di due ristoranti turistici nel centro di Roma chiusi da ormai 4 mesi.

Come ha influito l’emergenza sulla vostra attività?

L’emergenza per noi è stata tragica. Prima di questa crisi nel trimestre estivo eravamo abituati a circa 15.000 prenotazioni, ma nel 2020 le prenotazioni sono crollate drasticamente, e quest’anno abbiamo registrato solo 2.500 prenotazioni totali e un calo del fatturato dell’85% rispetto all’anno precedente.

Come mai avete registrato un calo tanto drastico delle prenotazioni?

Essendo i nostri ristoranti turistici, le restrizioni imposte ai viaggiatori a causa del Covid hanno fatto sì che molti turisti annullassero le loro prenotazioni. Abbiamo comunque ospitato vari gruppi turistici, ma ovviamente i numeri non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli dell’anno precedente.

Avete fatto qualcosa per cercare di mitigare le perdite?

Sì. Siamo stati costretti a mandare a casa molti dipendenti, ad abbassare i prezzi e ad adattarci alle regole imposte dal governo. Ci siamo messi in contatto con altri ristoratori per organizzarci e aiutarci a vicenda a livello locale ed abbiamo registrato il nostro ristorante su piattaforme per la prenotazione digitale e per l’asporto. Purtroppo le perdite sono state troppo pesanti e verso Novembre siamo stati costretti a chiudere.

Avete ricevuto aiuti da parte delle istituzioni e se sì, siete soddisfatti di tali aiuti?

Abbiamo fatto richiesta per i ristori a fondo perduto, ma la somma offerta dal governo non è sufficiente per coprire spese come luce, gas e affitto del locale, che sono le uniche cose che ci hanno costretti a chiudere.

Pensate di riaprire una volta che si presenterà l’opportunità?

Le perdite sono state troppo gravi e ammetto a malincuore che probabilmente riusciremo ad aprire solo uno dei due ristoranti.

 

Il caso di A. purtroppo non è affatto raro, e sono migliaia le persone che si trovano nella sua stessa situazione. Il 2020 è stato un anno duro per tutti, ma bisogna essere fiduciosi e impegnarsi affinché il 2021 sia un anno di speranza e di rinascita. Le cose stanno già cambiando in meglio grazie alla campagna vaccinale e al cambio di governo e sicuramente quest’anno sarà migliore dello scorso.

– di Mateescu