Il soffitto di cristallo

Il soffitto di cristallo è un’espressione usata per indicare l’impedimento dell’avanzamento della carriera di una persona o del raggiungimento della parità di diritti, per via di discriminazioni e barriere di origine razziale o sessuale, che rappresentano veri e propri ostacoli insormontabili.

Sebbene esso riguardi svariate categorie, nel tempo il glass ceiling rappresenta soprattutto un punto essenziale nelle rivendicazioni femministe, che lottano per abbatterlo: infatti grandi differenze di stipendio, disparità di trattamento e discriminazioni relative a maternità, riguardano quasi esclusivamente le donne.

È infatti una realtà che appartiene ancora oggi alla società in cui viviamo, che preferisce al potere la figura maschile rispetto a quella femminile che rappresenta solo il 3% di rappresentanza nei ruoli dirigenziali.

È la futura direttrice di Family Circle, Gay Bryant, a usare per prima il termine, nel 1984, nel corso di un’intervista in cui afferma appunto:

Le donne hanno raggiunto un certo punto, io lo chiamo ‘il soffitto di cristallo’. Sono nella parte superiore del middle management, si sono fermate e rimangono bloccate. Non c’è abbastanza spazio per tutte quelle donne ai vertici. Alcune si stanno orientando verso il lavoro autonomo. Altre stanno uscendo e mettono su famiglia.”

È infatti un problema che colpisce le poche donne che pur riuscendo a ricoprire ruoli di prestigio, rimangono sullo stesso livello senza avere la possibilità di aspirare al meglio perché ostacolate da questo soffitto di cristallo.

Si tratta quindi di un insieme di vincoli discriminatori che proibiscono, in particolare alla donna, di progredire dal punto di vista lavorativo, costringendola a ricoprire ruoli inferiori e meno ambiziosi, guardando attraverso il vetro chi riesce a salire.

Infatti con questa immagine si va a rappresentare il momento in cui la donna guarda in alto senza vedere ostacoli, incontrandone poi però, uno invisibile che le impedisce di ricoprire ruoli più importanti nel suo settore.
Talvolta si usa anche l’espressione “soffitto di vetro” che sottolinea una differenza tra le due espressioni, ovvero che Il vetro si rompe facilmente e il cristallo no.

In ambito lavorativo in Italia e in Europa le donne sono sottoposte a diversi tipi di segregazione termine che indica le aree e i settori lavorativi e professionali minori in cui confluiscono le donne per effetto di stereotipi di natura sociale e culturale.

La donna è sottoposta a diversi tipi di segregazione, ovvero ruoli minori che ricoprono per via di stereotipi esistenti:

segregazione in ingresso donne svantaggiate riguardo all’occupabilità e accesso al lavoro rispetto agli uomini

La segregazione orizzontale la presenza di donne in determinati settori lavorativi sulla base di stereotipi e pregiudizi

La segregazione verticale è infine la bassa posizione delle donne in professioni dipendenti, senza possibilità di progredire.

Sara De Luca 4N