Alla scoperta della musica indie

Negli ultimi anni, all’incirca dal 2015, sono due i generi musicali che dominano le classifiche musicali in Italia: la trap e l’indie. Se il genere portato al successo da artisti come Sfera Ebbasta e la Dark Polo Gang è ormai facilmente riconoscibile, ancora c’è discreta confusione attorno al termine indie.

Che cos’è l’indie: significato e storia

Definire l’indie è allo stesso semplice e complicato. Il significato della parola è quello più scontato: per indie si intende la musica indipendente, ovvero tutto quel mondo underground autoprodotto o prodotto da etichette di relativa importanza, non legate alle major

L’indie per come lo intendiamo noi nasce nei primi anni Ottanta, con i cosiddetti movimenti indie rock e indie pop. Le radici del genere affondano nel post-punk e nella nascita di numerose etichette indipendenti attorno a riviste e piccoli negozi di dischi. Il successo arrivò grazie al settimanale britannico New Musical Express, che nel 1980 allegò a un suo numero una raccolta di canzoni di gruppi post-punk, di fatto decretandone la diffusione nazionale.

Tale espansione è stata resa possibile dall’uso di piattaforme come YouTube e Spotify, sempre più presenti negli smartphone degli adolescenti. Esse hanno consentito ad artisti anche autonomi di farsi conoscere in ambito musicale e di condividere le canzoni con altri utenti ricevendo commenti e like che hanno cambiato la loro vita. Un altro fattore che permette agli artisti emergenti di raggiungere un ampio pubblico è la partecipazione a talent show come The Voice o XFactor, seguiti da migliaia di spettatori.

Ma è lo stile di scrittura a differire maggiormente da quello tradizionale del pop italiano. Spesso infatti gli artisti indie puntano su immagini quotidiane e dirette, facendo venir meno anche certi tabù, con un linguaggio che attinge a pieni mani dallo slang cittadino e arriva a volte ad azzardare metafore ermetiche o no-sense. Insomma, uno scarto molto netto rispetto alla classica rima ‘cuore-amore’.

Dagli anni 2000 in poi questo genere musicale ha avuto un’ascesa continua, con un numero sempre crescente di artisti che hanno iniziato a farsi apprezzare a livello nazionale: da Calcutta a Gazzelle, da Coez a Motta, da Carl Brave ai Canova.

Giulia Guagliardo 3°F