Leonia, la città “spazzatura”.

 

A scuola, l’insegnante di Lettere ci ha proposto un’attività che prendeva spunto dalla lettura di un brano tratto dal romanzo “Le città invisibili” di Italo Calvino: Leonia.
La lettura si inserisce nella riflessione che in classe stiamo eseguendo sul tema del rispetto dell’ambiente e sul contrasto all’inquinamento.
Italo Calvino è uno dei più importanti autori italiani del ‘900. Nato a Cuba nel 1923 da genitori scienziati, nel 1943 diventa partigiano e in questo periodo scrive “Il sentiero dei nidi di ragno”, un libro che parla di Pin, un bambino di 10 anni che si sente a suo agio solo quando è immerso in un sentiero di montagna.
Nel 1963 pubblica “Marcovaldo”, un libro per ragazzi che tratta la storia di un operaio dallo spirito romantico che, pur vivendo in una grande città, cerca la natura.
Uno dei più famosi romanzi dello scrittore è “Le città invisibili”, scritto nel 1972, composto da nove capitoli. Nel libro si narra di 55 città, invisibili cioè inesistenti, tra cui Isidora, Zoe, Fedora, Zaira e Leonia.
Quest’ultima rappresenta la condizione di molte città attuali, soffocate dai propri rifiuti, prodotti dagli abitanti che comprano e consumano in modo forsennato ogni giorno della loro vita. Il pattume a Leonia viene posto al confine della città e, poco a poco, se ne accumula così tanto da sconfinare con i rifiuti accumulati da altri villaggi vicini.
Si tratta di un luogo consumista, che pone al centro degli interessi delle persone l’acquisto compulsivo, facendo dimenticare il peso delle conseguenze di uno stile di vita insostenibile.
Traendo spunto da questa lettura, ognuno di noi è stato chiamato a inventare uno spot e uno slogan per sensibilizzare le persone sui temi ambientali e sull’inquinamento, affinché tutti possiamo essere più attenti
all’emergenza ambientale che oggi sentiamo così impellente.

Silvia Coden, 3C

Marconi – ICBiella3