Una visita in… Borghese!

Nella giornata del 20 maggio, la classe 4F si è recata nel plesso di villa Borghese per la vista guidata alla Galleria. La mostra è stata allestita nella prima settimana di riapertura dopo il lockdown per esporre le maestose opere di Gian Lorenzo Bernini, Canova, Caravaggio, Raffaello, Antonello Da Messina, Tiziano e tanti altri grandi artisti.

In seguito alla visita, noi ragazzi abbiamo dedicato il resto del pomeriggio ad intervistare i visitatori e le guide che li hanno accompagnati nel loro viaggio attraverso le straordinarie opere presenti nel museo.

La prima domanda che ci è sorta spontanea è stata chiedere un’opinione riguardo alla riapertura dei musei e delle mostre.
Una riapertura era doverosa. Questo museo ha avuto una ripresa delle attività molto rigida, seguita dai custodi e dai sindacati. Io personalmente mi auguro che aumenti la didattica nelle scuole, perché ora come ora i giorni scolastici in presenza sono ridotti. Da quando è aumentata l’attività scolastica, le scuole hanno ripreso a venire alle visite guidate. Spero che affluiscano sempre più visitatori e studenti perché questo è sempre stato un museo di eccellenza per la didattica”.

Come sono state organizzate le visite in maniera da rispettare le normative Covid?
Come avete visto c’è molta gente, di preciso 100 persone ogni 2 ore, con un massimo di 5 gruppi, formati da 10 persone massimo, a cui viene fornita una guida. Questo ovviamente per accortezza e attenzione verso la sicurezza dei nostri preziosi visitatori e collaboratori”.

Pensa che sia necessario un miglioramento nella scelta e nell’allestimento delle opere d’arte esposte?
Nel caso di questo museo no, perché è allestito bene dal punto di vista della raccolta e ha una collezione unica al mondo, ma soprattutto ha una sua storicità che non deve essere alterata: ci sono delle collezioni che nascono per avere una visualizzazione contemporanea, questa invece è una collezione storica per cui è perfetta così com’è”.

Pensa che il museo dovrebbe muoversi nella direzione di un atteggiamento più interattivo?
Senza dubbio, soprattutto ci si dovrebbe aprire di più verso la didattica per i ragazzi, per farli partecipare più attivamente all’esperienza museale, magari con attività da tenersi proprio all’interno della Galleria. I ragazzi potrebbero non solo partecipare passivamente alla visita guidata, ma essere dei veri e propri protagonisti e così avrebbero un approccio ancora più coinvolgente, l’interazione è anche questo. Può essere un’interazione verbale quanto figurata e si può riuscire a creare qualcosa cercando un rapporto diretto con la storicità delle opere e il museo”.

Ci può parlare del restauro interno?
La Galleria è stata chiusa nel 1983 e ha subito un restauro completo durato quattordici anni, durante il quale è stato ripristinato l’aspetto originale dell’esterno dell’edificio con gli intonaci, le statue e la scalinata con due rampe. Prima del restauro e prima del COVID, noi avevamo un laboratorio didattico situato nel passaggio dove ora vengono accolti i visitatori. Questo museo è stato il primo negli anni ’60 ad aprire un laboratorio didattico a Roma. Venivano a visitarlo tantissimi studenti, dalle scuola dell’infanzia fino all’Università. Con loro abbiamo fatto bellissime esperienze e speriamo che in futuro torni questa possibilità”.

In conclusione, l’esperienza è stata estremamente piacevole e istruttiva, questo anche grazie ai nostri professori e accompagnatori.

Alessandra Ceci, Haolin Zhan e Lyuba Zennaro IVF