Che cos’è la vitiligine?

ARTICOLO di SERENA PACIFICI 3FL

LA VITILIGINE

La vitiligine è una malattia cronica della pelle che colpisce le cellule che producono melanina, la cui carenza o totale assenza, si manifesta con la comparsa di macchie sull’epidermide.

Questa malattia colpisce circa tra l’1% e il 2% della popolazione mondiale e può presentarsi a qualsiasi età con la maggioranza dei casi che si presenta dopo i vent’anni e senza prevalenza di sesso.

Gli studi sulla patologia hanno dimostrato che nelle aree della pelle colpite dalla vitiligine si manifesta un blocco di melanociti, che sono quelle cellule che permettono alla pelle stessa di assorbire l’energia necessaria per produrre la melanina, il pigmento responsabile della colorazione dell’epidermide.

Al momento gli studi sulla malattia ipotizzano che tra i meccanismi scatenanti ci siano varie cause come:

  • l’attacco autoimmune dei melanociti che smetterebbero di produrre melanina e di conseguenza la pelle presenta delle macchie bianche (questa ipotesi scaturisce dall’osservazione che circa un terzo delle persone affette da questa malattia presenta altre patologie autoimmuni);
  • una ridotta sopravvivenza dei melanociti dovuta alla comparsa di una particolare proteina che spegne i melanociti ponendo così fine alla produzione della melatonina;
  • la predisposizione genetica cioè un genitore o un parente trasmette la patologia
  • stress forte e prolungato o disfunzioni alla tiroide e calo delle difese immunitarie.

Questa patologia molto spesso è associata ad altre come il diabete di tipo 1, l’anemia perniciosa e l’alopecia areata.

La vitiligine si può manifestare in tre forme che possono cambiare in base alla disposizione delle macchie:

  • il tipo non segmentale o bilaterale che rappresenta la condizione maggiormente diffusa con il 90% dei soggetti che presenta una distribuzione delle macchie simmetriche;
  • il tipo segmentale è la forma meno frequente e si presenta solo tra il 5% e il 16% dei casi con una distribuzione delle macchie presente solo su metà del corpo
  • il tipo mista che è una forma caratterizzata per un esordio di tipo segmentale che in seguito si evolve nella forma bilaterale.

La diagnosi si effettua con un esame obiettivo ovvero con la diretta osservazione della pelle, infatti la depigmentazione si accentua se illuminata con una lampada a luci blu.

Il trattamento terapeutico della malattia è costituito da creme topiche contenenti corticosteroidi o in alternativa l’utilizzo anche di inibitori topici. In genere le lesioni più leggere della malattia possono essere coperte con del trucco, mentre per migliorare i casi più gravi è possibile sottoporsi a fototerapia, laser o trapianto di melanociti.