L’Italia a colori

L’Italia in questi ultimi mesi somiglia alla maschera di Arlecchino. Ma se lui indossa un vestito con vivaci e brillanti colori, l’Italia ne indossa uno con pochi colori: rosso, arancione, giallo, bianco. In realtà ci sarebbero altri due colori: rosso scuro e arancione rinforzato. Questi due colori possono sembrare più belli ma dietro di loro si nascondono maggiori restrizioni alla libertà dei cittadini. Chi vive nelle regioni che si sono tinte di rosso non può andare nei negozi, nei bar, nei ristoranti perché sono tutti chiusi tranne quelli che vendono articoli di prima necessità come alimentari, farmacie, e librerie o edicole. Si può uscire solo per lavoro, per motivi di salute e assoluta necessità. Chi ha un cane può permettersi di passeggiare vicino la propria casa.
Bisogna portare con sé sempre l’autocertificazione. Si può praticare sport solo se si è dei professionisti e si pratica sport a livello agonistico. Chi vive nelle zone arancioni è leggermente più fortunato perché dal lunedì al venerdì tutti i negozi sono aperti. Si può prendere un caffè ma solo d’asporto come pure portarsi a casa il pranzo o la cena. Si può passeggiare solo all’interno del proprio comune. Se si ha bisogno di tagliare i capelli o prendersi cura del proprio corpo non c’è problema perché parrucchieri ed estetisti sono aperti.
Chi vive invece nella zona gialla è molto più fortunato perché può uscire dal proprio comune ma non dalla regione. La gente può entrare nei bar e può pranzare nei ristoranti ma per entrambi è prevista la chiusura per le 18. Come in zona arancione si possono visitare amici o parenti una sola volta al giorno, non più di due persone se sono maggiori di quattordici anni.
La gente che vive nella zona bianca (per ora solo la Sardegna) può vivere quasi nella normalità. Le uniche restrizioni sono di non poter uscire dalla propria regione e uscire dopo le dieci di sera. Purtroppo
questo colore è scomparso molto presto dalla cartina!
Solo con la somministrazione dei vaccini l’ Italia potrà tornare ad indossare i propri colori e cioè il marrone delle alte e fiere montagne, il giallo delle dolci colline, il verde delle fertili pianure e il bianco delle cime innevate.

Valentina Santangelo 5B