La diversità che ancora spaventa

La diversità che ancora spaventa

Le minacce, la paura e il gesto estremo 

Nei giorni scorsi, al centro delle numerose notizie, figura la morte di Orlando Merenda. Il ragazzo torinese si è tolto la vita il 20 Giugno precedente, a causa di bullismo e insulti per la sua omosessualità.  

Al giorno d’oggi, una delle questioni più insidiose è sicuramente l’accettazione.  

Accettare ciò che appare diverso da noi è spaventoso, molto spesso si fa difficoltà a guardare oltre i propri confini e per questo, si sceglie di evitare o, nei peggiori dei casi, di reagire con la violenza.  

Atti di bullismo, insulti e spesso percosse, sono la reazione istintiva che si innesca nella testa delle persone che non comprendono.  

La libertà di espressione, di parola e soprattutto di esporsi al mondo esterno non dovrebbe essere compromessa dalle altre persone.  

Per il motivo già menzionato, sono nate, negli ultimi anni, associazioni in supporto alle persone e a queste tematiche. 

Il Gay Center è il rifugio di tutte le persone lesbiche, gay, bisex e trans, che fuggono dai pregiudizi altrui e trovano supporto e accoglienza. 

La lotta per questi diritti è stata lunga e piena di ostacoli, ma stanno lentamente arrivando alla piena realizzazione. I risultati sono tanti: nell’ottobre 2018, 23 paesi nel mondo, tra cui l’Italia, hanno approvato il matrimonio tra persone dello stesso sesso, e 23 altri tipi di unioni civili. L’omosessualità non è più un reato, ma purtroppo l’omofobia e il pregiudizio non sono ancora stati completamente superati, portando nella maggior parte dei casi a violenze ingiustificate. 

 Noemi Grego