Mistero a palazzo: il delitto è servito

foto di Isabella Busico

Abbiamo avuto il piacere di intervistare, presso il Palazzo d’Avalos, Silvia Bosco e Filippo Giancola che hanno proposto, ambientandolo nelle sale del Palazzo, il noto gioco Cluedo (gioco da tavolo con un’ambientazione che riproduce l’atmosfera dei gialli) nella versione live “Mistero a palazzo: il delitto è servito“.  

Il vostro progetto ha ottenuto un grande successo, com’è nata quest’idea?

L’idea è nata perché volevamo proporre un gioco all’interno del Palazzo. Quest’iniziativa è stata ideata da noi come staff dei Musei civici ed è stata condivisa dalla nostra Cooperativa archeologia, che ha fatto la sua parte in termine di promozione, di grafica e di ufficio stampa. La Cooperativa ha sempre sostenuto gli eventi culturali, a partire dalle mostre e dalle esposizioni temporanee per valorizzare il patrimonio all’interno del palazzo, le attività per bambini, le visite guidate a tema e i giochi.

Il palazzo d’Avalos e gli abiti del ‘700 hanno reso più magica questa esperienza, perché avete scelto proprio quest’ambientazione?

Abbiamo scelto di ambientare il gioco nel Settecento perché in quel periodo viveva Cesare Michelangelo d’Avalos, un importante marchese che ha dato un’impronta a questa città con vari interventi edilizi sia all’interno del palazzo sia nel tessuto urbano di Vasto. È uno dei d’ Avalos che si lega di più alla nostra città. Ci sono tante storie intorno al marchese, abbiamo preso spunto da fatti realmente accaduti e abbiamo indagato sulla tipologia dei personaggi, da lì abbiamo creato un racconto mettendo tutta la nostra fantasia e creatività e romanzando i fatti ai fini del gioco.

Abbiamo scelto il palazzo d’Avalos perché si presta bene a questo tipo di gioco. Il tabellone del Cluedo è costituito da varie stanze in cui può essere svolto il delitto. Il palazzo è la location perfetta per interpretare delitti, omicidi e misteri, ha tante stanze che abbiamo chiamato con dei nomi specifici: la camera del principe, l’anticamera, la sala da ballo. Abbiamo anche utilizzato delle armi del tempo e uno splendido candelabro. Le persone che hanno partecipato al gioco, oltre a cercare indizi, si sono rese conto di quanto bello sia il palazzo e di quanto ricco sia il nostro patrimonio.

Oltre al Cluedo, avete intenzione di ricreare altri giochi da tavola?

Ci piacerebbe, è un’idea che stiamo valutando. Vorremmo proporre qualcosa adatto anche ai bambini. Ci piacerebbe  proporre dei giochi di ruolo e cene con delitto. Ovviamente dietro a questi giochi c’è sempre uno scopo educativo e didattico, quindi anche per questo abbiamo deciso di prendere spunto da fatti storici.

Avete già in programma un’altra data?

Sì, abbiamo in programma altre date. Con “Mistero a palazzo: il delitto è servito” abbiamo avuto un grande riscontro che neanche noi ci aspettavamo. Purtroppo, non abbiamo potuto accontentare tutti perché, oltre al limite imposto dal covid, c’era anche un discorso legato alla capienza delle sale e al numero di giocatori. Per i prossimi appuntamenti potete seguire le pagine instagram (museipalazzodavalos.vasto) e facebook (Palazzo d’Avalos – Meraviglia d’Abruzzo) del Palazzo d’Avalos.

Un ringraziamento va all’associazione culturale Amici del Toson d’Oro e ai figuranti che sono stati molto disponibili nel vestire i panni dei personaggi da noi scelti. Hanno interpretato perfettamente i ruoli assegnati, evidenziando delle doti attoriali fantastiche. Anche noi del personale del museo abbiamo interpretato vari ruoli. Io – conclude Silvia Bosco – ho condotto e spiegato i giochi, altri componenti del personale hanno interpretato ruoli quali il giardiniere o la cuoca.

di Giulia Di Paolo