“Solo” è un album intimo e personale, dove il cantautore racconta questi ultimi due anni, di come la pandemia abbia influenzato ognuno, della sofferenza che ha portato e i progetti rimandati, come il tour negli stadi.
Grazie anche ai singoli rilasciati (“Tutto questo sei tu”, “22 settembre”, “7+3”, “Buongiorno vita” e l’ultimo uscito pochi giorni fa “Niente”) possiamo immaginare come la speranza sia al centro di tutto: la voglia di ritornare alla normalità, di tornare a vivere. Riassaporare i vecchi piaceri della vita, che ad oggi ci sembrano così lontani.
Tutto questo porta a un senso di malinconia, che va ad incontrarsi con la voglia di rinascere, cedendo il passo al tema dell’amore, immancabile nei suoi testi, perché probabilmente è come “la quiete dopo la tempesta”, quella tranquillità che riesce a far passare tutti i dolori.
Intanto, per preannunciare l’album, è stato rilasciato , il 15 ottobre, il singolo “Niente”. Il brano esprime un’ulteriore emozione che caratterizza l’album: la rabbia. “Niente” è infatti un testo crudo in stile “Pianeti” (il primo album uscito nel 2017) per il modo di vedere il mondo, di farne parte ma sentirsi un estraneo; di chi preferisce stare fermo in panchina a guardare la partita invece di giocarla. “Niente” ha anche lo scopo di raccontare in modo apatico la fine di una storia d’amore vissuta intensamente ma destinata a terminare.
di Sofia Turdò
