Diciamo basta alla caccia

Fino al 28 ottobre è stato possibile firmare il referendum per l’abolizione della caccia, proposta dei due comitati “Ora rispetto per tutti gli animali” e “Sì aboliamo la caccia”. Numerosi i volontari attivi per far sentire la loro voce.
Sono state raccolte ben 500mila firme, il numero necessario alla presentazione in Parlamento di una legge di iniziativa popolare.
L’argomento era già stato sotto i riflettori nel 1990, con un risvolto fallimentare.
«Una volta raccolte le firme, i quesiti referendari devono superare un doppio vaglio: dell’Ufficio centrale per il referendum istituito presso la corte di Cassazione, per l’esame della validità delle firme presentate, con la novità delle firme elettroniche e la modalità di raccolta e successivamente della Corte costituzionale, per verificare il rispetto dei limiti costituzionali», recita la Cabina di regia.
I motivi che hanno portato a questa proposta sono da riscontrarsi in un’attività non necessaria quale è la caccia, poiché provoca sofferenze non solo alla selvaggina, ma anche ai cani da caccia, i cosiddetti “cani-oggetto“. I migliori amici dell’uomo, infatti, sono sottoposti a enormi stress fisici: razze attentamente selezionate dall’uomo hanno il solo compito di accompagnarlo in questo insensato massacro.
Nel caso di raggiungimento del quorum la legge 157 tornerebbe alla sua vera natura cioè quello della tutela della fauna selvatica e vieterebbe la caccia su tutto il suolo italiano. In questo modo saremmo costretti a trovare soluzioni più ecologiche e naturali per risolvere i danni causati dagli animali selvatici (principalmente alle colture, ma anche i numerosi incidenti stradali verificati), senza uccisioni, riuscendo a contenere comunque gli animali selvatici.

Quello delle vittime della caccia è un tema ancora poco considerato dalle Istituzioni. La caccia continua a causare ogni anno morti e feriti tra le persone che si trovano nei boschi e non solo. Uno degli ultimi casi si è verificato a Venezia, il 26 ottobre, quando un cacciatore, nel tentativo di sparare a una lepre, ha colpito per sbaglio un padre che passeggiava nel suo giardino con in braccio il figlio di quattro mesi; episodio non unico nel suo genere.

Sono tante le idee in programma del comitato “Sì Aboliamo la Caccia” per i prossimi mesi, che porteranno al voto in primavera 2022, portando una proposta di legge di iniziativa popolare da presentare  a Montecitorio.

Le parole di Lev Tolstoj, nonostante abbiano più di 100 anni, restano pungenti e tremendamente attuali: “La caccia non è che un atto inumano e sanguinario, degno solamente di selvaggi e di uomini che conducono una vita senza coscienza, che non si armonizza con la civiltà e col grado di sviluppo a cui noi ci crediamo arrivati”.

Maria Chiara Stefano