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“Grazie alla Croce Verde sono rinata”. La storia di Laura

di Benedetta Lorenzon, 1^ D

“In un momento in cui ero un po’ persa, quando non sapevo esattamente cosa volessi dalla vita, la Croce Verde mi ha fatta rinascere. Aiutando gli altri mi sono sentita realizzata, da bianco e nero tutto è tornato a colori ed improvvisamente la mia vita aveva di nuovo un senso”.

Ho conosciuto persone speciali che porterò sempre nel cuore. Ogni persona che ho incontrato mi ha lasciato qualche insegnamento che porterò con me per tutta la vita. La Croce Verde di Casella è la mia seconda famiglia dichiara Laura.

La Croce Verde è un’associazione di volontariato senza scopo di lucro che opera nel campo sanitario.

Laura Campi, ventenne volontaria della Croce Verde di Casella, ha iniziato a frequentare questa comunità all’età di sedici anni.

A sedici anni frequentavo i corsi interni e mi occupavo di seguire attività promozionali e raccolte fondi. A diciassette ho iniziato ad accompagnare le persone a fare alcune terapie ed ho iniziato ad osservare come si comportavano i ragazzi con maggiore esperienza nelle varie situazioni”. Con un po’ di emozione, Laura continua a parlare dicendo “al compimento dei diciott’anni, svolgendo i corsi abilitanti, sono diventata un membro attivo della Croce Verde ed ho iniziato a svolgere attività più concrete, come uscire in ambulanza”.

La Croce Verde è un ambiente in cui i giovani svolgono una cittadinanza attiva, infatti esercitano attivamente dei diritti e dei doveri.

Un milite ha diversi doveri. In primis mi sento di citare il dovere di mantenere un comportamento morale irreprensibile, di soccorrere chiunque ne abbia bisogno anche quando si è fuori servizio” afferma la milite “ovviamente, come in ogni situazione, il rispetto per gli ambienti e le persone sta alla base di tutto”.

All’interno della Croce Verde non abbiamo solo doveri, ma, ovviamente, anche diritti” inizia Laura “ognuno ha il diritto di essere ascoltato. All’interno di questa comunità tutti hanno diritto di parola, anche i giovani più inesperti. Questo, però, non vuol dire che non esista una gerarchia. Infatti i militi con più esperienza hanno il diritto di insegnare, e talvolta rimproverare, quelli più inesperti”.

Con orgoglio la ragazza dichiara “chiunque abbia frequentato l’ambiente della Croce Verde avrà sicuramente più probabilità di fare qualcosa di grande nella vita. Molti ragazzi si sono appassionati al settore socio-sanitario ed ora sono medici ed infermieri”.

Ma non solo questo” continua “chiunque abbia frequentato la Croce Verde ha acquisito dei valori indispensabili per vivere. Tra cui: l’altruismo, l’empatia, la collaborazione, il lavoro di squadra e il rispetto per la gerarchia”. “Se avete la possibilità, fate volontariato, in qualsiasi sua forma. Vi aiuterà a farvi sentire meglio con voi stessi, vi farà rinascere. Parola mia“.

Così, con una nota d’orgoglio e commozione, Laura torna a fare ciò che più la gratifica: aiutare gli altri.