Tempi di quarantena

Dieci mesi, trecento giorni, pensare di aver passato e di dover ancora passare tutto questo tempo privi della cosa più importante della vita di tutti, la libertà, è una cosa angosciante. Inoltre, non avere certezze in questo periodo rende tutto ancora più difficile; non sapere quando, come finirà tutto questo, se tra pochi mesi o magari tra altri dieci, l’unica via d’uscita in questo momento sembra essere il vaccino, ma nonostante questo sono molte le opinioni contrastanti.
Questa situazione ha portato e sta portando migliaia di persone alla follia; stesso in televisione si sentono casi di persone arrivate allo stremo.
Ai nostri occhi sembra assurdo lo stato in cui si riducono queste persone, e come biasimarci, però se poi penso che non tutti ci troviamo nella stessa situazione, magari con persone a noi care che ci aiutano a superare tutto questo, non mi sento di poter giudicare nessuno.
Durante la prima quarantena, dopo un certo numero di giorni, si iniziava a sentire l’allontanamento dalla normalità, ci si cominciava ad esaurire, avvilire e per quanto parlare con la propria famiglia possa aiutare in situazioni del genere, bisogna, però, tener conto che insieme a te anche i tuoi familiari si trovavano nella stessa situazione, stanchi e stremati da tutto e di conseguenza molto suscettibili anche loro.
Si litigava un giorno si e uno no. Perché siamo onesti, ad un certo punto non ce la si fa più a parlare sempre con le stesse persone, stesse voci, nella stessa identica casa tutti i giorni.
Nonostante tutto questo fortunatamente, certo con numerosissime restrizioni che rendono tutto difficile da sopportare, adesso si può scendere di casa avendo comunque un minimo contatto con la normalità.
Il tutto è sempre più stremante e difficile da sopportare, posso solo sperare passi tutto il più in fretta possibile, dato che in questo momento nessuno sa dire come finirà.

Giuseppe Saldamarco, III C