Se avessero avuto il tempo di diventare grandi

Solo un adolescente può sentire più forte il dolore di un coetaneo a cui è stata tolta l’opportunità di vivere una serena fanciullezza. Quelli che seguono sono alcuni degli articoli  che a partire dal 27 gennaio 2022, sono stati il frutto della riflessione operata da  studenti della classe I E del Liceo Scientifico Sportivo di Floridia, dopo aver letto le poesie dei bambini di Terezin.

                                     

IL CHICCO CALPESTATO

 Se avessi avuto il tempo di diventare grande, sarei stato un chicco di grano, un seme di frutta, che si sarebbe impiantato nel terreno più arido, più ostinato ma che non si sarebbe arreso a nessuna ostilità.

 Giorno dopo giorno, germoglio dopo germoglio, sarebbe cresciuto questo seme, avrebbe germinato tanti di me fino a trasformare quell’ambiente arido nel più fertile che potesse esistere. Distese di campi di grano, frutteti che, dall’alba al tramonto, avrebbero continuato a dare e produrre vita.

 Ma quell ’uomo, dimenticando che anche lui poteva dare buoni frutti, anche lui germogliare , non me l’ha concesso e non ci sarà nessun frutteto, quel seme destinato a cambiare il mondo, è rimasto sotto terra.

Ai  bambini sterminati dai nazisti, è successa  una cosa orribile,  non gli è stato  permesso loro di immaginare, di pensare, ma soprattutto, di vivere.

Il giorno della memoria dev’essere ricordato da tutti, e per sempre, perché se oggi siamo liberi di fare quel che vogliamo e ci piace, lo dobbiamo soprattutto a loro, a quei ragazzi, semi calpestati dalla furia dell’olocausto.

Mariano Richiusa Classe I E Scientifico Sportivo

 La farfalla


L’ultima, proprio l’ultima,

di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l’ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.

 Pavel Friedman (1921 – 1944 ragazzo del ghetto di Terezin)

 

SE AVESSERO AVUTO IL TEMPO DI DIVENTARE GRANDI…

UN GRAZIOSO BOCCIOLO ATTRAVERSA LA MIA MEMORIA

Se avessi avuto il tempo di diventare grande se solo avessi avuto il tempo di cominciare la mia vita”.  I bambini del ghetto di Terezin   scrivevano nelle loro poesie questo semplice ,immenso desiderio; oltre 80 anni fa, dei semplici bambini con il cuore e l’anima  onesta,  una volta entrati in questo inferno ,perché solo inferno potremmo definirlo un ghetto nazista o un campo di concentramento dove tu non avevi nessuna libertà ,capirono subito che per loro la loro vita era finita ancor prima di iniziare.

Quanto è bello poter godere a pieno del nostro poter vivere , della nostra libertà.

Quanto è triste e tragico che ad insegnarcelo sia l’orrore di chi ha avuto negato il diritto alla vita.

Franta Bass , forse guardando da dietro i vetri, scrisse quella poesia, “Il giardino”, che parla di un bambino che corre,  pensando a quello che non aveva più. Franta Bass forse sarebbe potuto diventare un grande poeta, un uomo che avrebbe combattuto per i diritti dei bambini, avrebbe magari combattuto per dare loro una adolescenza più normale possibile.

 Lorenzo Carrubba e Sinohuè Aglianò classe  I E Scientifico Sportivo

 

 

Il giardino


E’ piccolo il giardino
profumato di rose,
è stretto il sentiero
dove corre il bambino:
un bambino grazioso
come un bocciolo che si apre:
quando il bocciolo si aprirà
il bambino non ci sarà.
Franta Bass (1930 – 1944)

 

SE AVESSERO AVUTO IL TEMPO DI DIVENTARE GRANDI….

I BAMBINI SOGNANO DI MIGLIORARE IL MONDO

 Se avessero avuto il tempo di diventare grandi, se soltanto fossero riusciti a partecipare a quell’avventura chiamata vita, se avessero avuto anche soltanto un po ‘più di tempo per dimostrare chi erano veramente…

Queste sono soltanto alcune delle domande che i poveri bambini ebrei si ponevano ogni giorno, come se avessero già la convinzione che da quelle prigionie , non sarebbero usciti mai più.

Quei poveri bambini, innocenti e indifesi, avevano il grande desiderio di diventare grandi, ma purtroppo a volte l’uomo si trasforma in  animale, in un essere senza cuore e senza neanche un minimo di criterio per dire ‘Perché lo sto facendo’ ma soprattutto ‘Chi sono io per decidere il destino di qualcun altro …’

Tutto ciò che è avvenuto  ai  bambini  dei ghetti, dei campi, non può essere  dimenticato da  noi, non possiamo dimenticare coloro che tutto ciò  hanno vissuto sulla loro pelle .

Io penso che la data 27 gennaio 1945 sia una data importante per noi adolescenti perché ci fa riflettere molto sull’importanza della vita e ci fa capire che ogni istante di essa è importante e non va assolutamente sprecata perché la vita è una sola e va vissuta per rendere migliore il nostro mondo.

Oliva Nicolas classe I E Scientifico sportivo

La paura 

                                                                      

Il mondo è nostro e noi lo vogliamo migliore.
Vogliamo fare qualcosa. E’ vietato morire!
Eva Picková, anni dodici, (morta 18/12/1943)

 

 SE AVESSERO AVUTO IL TEMPO DI DIVENTARE GRANDI

Ma  i bambini e adolescenti di Terezin, ottanta anni fa non ne hanno avuto la possibilità. Hanno lasciato il segno nella storia, ma è un segno che è difficile guardare dritti e senza essere tentati di distogliere lo sguardo:.

Erano bambini come noi, avevano momenti felici e momenti tristi.

Io vorrei diventare grande anche per  loro, lasciare un segno dove passo,un segno positivo e allegro che trasformi  i contesti orribili del nostro tempo.

Basterebbe  pensare che NOI SIAMO TUTTI UGUALI.

Adriano Sorrenti classe 1E Liceo Scientifico Sportivo

 

 Vorrei andare sola

Vorrei andare sola dove c’è un’altra gente migliore,

in qualche posto sconosciuto

dove nessuno più uccide.

Ma forse ci andremo in tanti

verso questo sogno,

in mille forse …

e perché non subito?

Alena Synková ( sopravvisuta) 

SE AVESSERO AVUTO IL TEMPO DI DIVENTARE GRANDI

 Se  solo avessi potuto continuare a vivere, se fossi stato libero… questo è uno dei tanti pensieri di bambini e ragazzi proprio come noi, che sono stati privati della loro libertà, perché ritenuti diversi. Bambini gentili , innocenti mandati all’inferno ingiustamente, perché quello era un vero e proprio inferno, tutto questo a causa di uomini ,se così li si può chiamare,  esseri spregevoli, che non potranno mai essere dimenticati per quello che hanno fatto. E  ricordare aguzzini e vittime è nostro dovere,  il messaggio più grande che possiamo dare ai nostri coetanei è di vivere la vita a pieno, per noi e anche per quei bambini che non hanno potuto vivere la loro, per questo il 27 Gennaio è una data che non dovrà mai essere dimenticata per nessun motivo al mondo.

Daniele Salemi classe I E Liceo scientifico Sportivo

 

 

Addio


Tutti gli istanti felici
sono perduti per sempre,
e non ho più la forza
di proseguire il camino.
Ancora una volta, una sola,
tenere il tuo capo tra le mani,
poi chiudere gli occhi, e in silenzio
andarmene verso le tenebre …
(anonimo)