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“Don’t look up”, film metafora dell’inesorabile fine del mondo

“Don’t Look Up” è il nuovo film di successo firmato Netflix, scritto e diretto dal regista satirico Adam McKay (“The  Big Short”, “Anchorman”). Il lungometraggio racconta della scoperta di due astronomi di basso livello (interpretati da Leonardo Di Caprio e Jennifer  Lawrence): una cometa si sta dirigendo verso la Terra e nell’arco di sei mesi la raderà al suolo. La coppia di scienziati porta la scoperta alla Casa Bianca, dove sono accolti con indifferenza da una Presidente irresponsabile.  

I due protagonisti, Kate Dibiasky e Randall Mindy cercheranno di attirare l’attenzione dei media partecipando ad un talk show, ma nemmeno in questo caso vengono presi in considerazione. Solo quando uno scandalo sessuale minaccia la permanenza in carica della Presidente, quest’ultima per distogliere l’attenzione su di sè, punterà sulla cometa che minaccia la Terra con un grande clamore mediatico. Ma anche questo è di breve durata, poiché interrompe una missione  per distruggerlo nello spazio quando l’eccentrico capo di un’azienda simile a Apple chiamata BASH scopre  che lil nucleo del corpo celeste potrebbe contenere minerali ed elementi rari di valore inestimabile. Sebbene la missione originale  avesse buone possibilità di distruggere o almeno deviare la cometa, ora Peter Isherwell (Mark Rylance),il  CEO di BASH e il suo team creano uno strumento che dovrebbe estrarre i minerali preziosi dalla cometa e  iniziano una campagna pubblicitaria che mostra la cometa ai media come una risorsa irripetibile.  

L’ironia di questa assurda situazione è, però, dimostrata dalla scena in cui la Dibiasky Lawrence va a casa dei  suoi genitori e non viene lasciata entrare dalla porta, perché sono “pro-cometa” ed entusiasti di tutti i presunti  posti di lavoro che creerà .  

Questa è un’allegoria intenzionalmente caricata per tutti i milioni di persone convinte che estrarre  carbone, trivellare in mare aperto e costruire oleodotti stia creando una marea di posti di lavoro che solleva  tutte le banche. Eppure, in qualche modo, nonostante i progetti di “creazione di posti di lavoro”, la  disuguaglianza di reddito continua ad aumentare anno dopo anno e decennio dopo decennio, poiché la  ricchezza generata dalla distruzione del clima riempie in modo sproporzionato le tasche delle classi più  ricche.  

Un cinico potrebbe dire che coloro che pensano di essere “pro-lavori” stanno in realtà  scavando la tomba del loro mondo, mentre sostengono politiche che sono una minaccia esistenziale per il  pianeta.  

-Benedetta Spina 1C