Alcool e stupefacenti tra gli adolescenti

Dagli anni ’60 fino ai giorni d’oggi, in Italia, i giovani sono circondati da influenze negative che spesso li  inducono a esperienze di cui non sono consapevoli: alcool e sostanze stupefacenti. 

Effetti: 

Tutti gli usi di sostanze, anche quelli sperimentali, mettono gli adolescenti a rischio di problemi immediati,  come incidenti, scontri o rapporti sessuali non voluti. Gli adolescenti sono vulnerabili agli effetti provocati dall’uso di sostanze e corrono un maggior rischio di sviluppare conseguenze a lungo termine, come disturbi di salute mentale, scarsi risultati scolastici e disturbi da uso di sostanze, come pure tassi maggiori di  dipendenza, se fanno uso regolare di alcol, marijuana, nicotina o altre sostanze durante l’adolescenza. L’alcol è la sostanza più diffusa fra gli adolescenti. La società e i mass media dipingono il consumo di  alcolici come un’abitudine accettabile o addirittura alla moda. 

Nelle scuole: 

Tra gli studenti delle scuole superiori è molto diffuso l’uso di marijuana e diversi studi rilevano che più del  33% degli studenti italiani, pari a circa 870.000 ragazzi, ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita. Più del 25% ha, invece, riferito di averne fatto uso nel corso dell’ultimo  anno. Tra questi, la stragrande maggioranza ha assunto una sola sostanza illegale. Il restante è invece  definibile come “poliutilizzatore”, avendo assunto due o più droghe. Il 15,5% del totale degli studenti, pari a  circa 400.000 unità, hanno usato sostanze psicoattive illegali nel corso del mese in cui è stato condotto lo  studio e il 3,8% ne ha fatto un uso frequente, ossia dalle 10 alle 30 volte negli ultimi trenta giorni. 

Sono ragazzi di famiglie “normali”. Frequentano le scuole superiori, anche quelle del centro, di tutti gli  indirizzi. Hanno fra i 14 e i 18 anni, non presentano particolari problemi di disagio economico o sociale.  Consumano diverse sostanze, soprattutto quelle considerate “leggere” e hanno comportamenti a rischio anche  con l’alcol. Ragazzi, quindi, con dipendenze di vario tipo. La vendono agli amici, a scuola e nel tempo libero. La Procura riceve almeno 400  segnalazioni all’anno per sospetta o conclamata cessione e spaccio di stupefacenti che riguardano i minorenni.

Ripercussioni legali: 

L’allarme lo danno le istituzioni, chiamando a intervenire la scuola a sostegno delle famiglie, che a volte  sono troppo “deboli” o distratte. Il Tribunale per i minorenni ha circa 1.700 procedimenti amministrativi a carico di ragazzi che tengono condotte “irregolari” o devianti. I giudici hanno spiegato la situazione  pericolosa che si sta creando e hanno chiesto la massima collaborazione delle scuole per “verificare la causa  del disagio dei minori, capire se i genitori sono consapevoli, se danno risposte adeguate per superare le difficoltà in cui versano i figli, ovvero se sono la causa principale di queste difficoltà”. 

“Nei casi in cui interventi di sostegno non raggiungano risultati per assenza di consapevolezza dei genitori o  mancanza di collaborazione c’è la necessità di segnalare la situazione alla procura minorile e quindi l’avvio  di un procedimento di valutazione da parte del Tribunale con l’obiettivo di supportare i genitori nel  recupero”. Dal Tribunale è emerso un quadro di preoccupante “normalità” dei protagonisti. Il consumo delle  sostanze stupefacenti, quando un ragazzo va alle superiori, diventa un rito di passaggio per affermarsi nel  gruppo dei pari ed essere accettato. Di questo approfittano le organizzazioni criminali utilizzando il giovane  che vuole la sostanza per sé e per pagarsi la dose, perché la spacci agli altri compagni. Il fenomeno si è  espanso in maniera irrefrenabile e non può essere sottovalutato”. Avere con se’ della droga per uso personale non è un comportamento punito dal Codice Penale.  Possono essere applicate delle sanzioni amministrative, come previsto dall’articolo 75 del Testo Unico in  materia di sostanze stupefacenti. La sanzione non viene segnata sulla fedina penale.  

Anche se non è reato, il possesso di droghe è comunque punito con una sanzione amministrativa.  La sanzione consiste nella sospensione o con il divieto di ottenere la patente (patentino di guida), oppure il  porto d’armi, oppure il passaporto e la carta d’identità per andare all’estero, o anche il permesso di  soggiorno. Per le sostanze Cannabis (marijuana, hashish) la quantità massima che si può detenere senza essere punibili è  di 500 milligrammi di principio attivo, pari a 5 grammi di sostanza lorda.  In questo caso la punizione prevista è la reclusione da sei a venti anni e con la multa da euro 26.000 a euro  260.000. è prevista dall’articolo 73 del Testo Unico in materia di sostanze stupefacenti 

In conclusione, questo articolo è mirato a informare i giovani della frequenza fra di loro dell’utilizzo di alcol e stupefacenti, senza però istigarli all’uso di essi.

Jacopo Martongelli e Simone Pica, II Q