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INAUGURAZIONE GIARDINO DEI GIUSTI “C’è un albero per ogni persona che ha scelto il bene”

 

Grande emozione martedì 22 marzo al Ruiz per un’assemblea d’istituto davvero speciale. Tante piccoli gesti per ricordare ora e sempre il valore della legalità: dapprima un flash mob per la pace davanti al murales dedicato a Falcone e Borsellino, poi le riflessioni dei nostri ospiti, buona musica, la piantumazione dell’ulivo e lo svelamento della targa dedicata ai giusti nell’aiuola davanti l’ingresso della scuola.

L’idea di un Giardino dei Giusti al Ruiz è nata durante la commemorazione della Shoah, quando insieme al Comune di Augusta, abbiamo presentato a Gariwo (acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide, una Fondazione presieduta da Gabriele Nissim , con sede a Milano e con collaborazioni in tutto il mondo) richiesta formale di inserire l’augustano don Paolo Liggeri tra i Giusti. L’Iter richiederà del tempo, ma intanto abbiamo ricevuto il benestare per il nostro Giardino dei Giusti.

Abbiamo scelto come data il 22  per il nostro “giardino dei giusti”, perchè il mese di marzo offre attraverso alcune date, momenti di grandi riflessioni. La prima è il 6 Marzo, la giornata europe dei giusti, la seconda l’8 marzo, giornata internazionale della donna, la terza il 21 marzo, giornata in ricordo delle vittime della mafia; il 22 marzo quindi vuole ricordare questi tre momenti e vuole unire i giusti del passato a quelli del nostro tempo. Per questo motivo il nostro albero di ulivo è stato dedicato a quattro “giusti”: Don Paolo Liggeri, Felicia Bartolotta Impastato, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Loro continuano a vivere nei nostri cuori e nelle nostri menti perchè sono stati in prima fila nella difesa morale della civiltà umana.ied è sempre per questo motivo che  i nostri “giusti” saranno: Don Paolo Liggeri ,Felicia Bartolotta Impastato,  Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

I Giusti sono le persone che in ogni tempo e in ogni luogo agiscono nelle situazioni più difficili a favore di altri che si trovano in pericolo, come luci che illuminano il buio quando gli uomini cadono nell’abisso dell’odio. Il termine di “Giusti tra le nazioni” è stato utilizzato per indicare i non- ebrei , che a rischio della propria vita hanno salvato anche un solo ebreo dalla Shoah. Ad ogni Giusto tra le nazioni, viene  dedicata la messa a dimora di un albero. Ai piedi di questi alberi i visitatori lasciano un sasso: l’albero e i sassi sono simboli del ricordo di una persona cara, ma l’albero è anche il simbolo del rinnovarsi della vita. 

Grazie all’impegno di Gariwo dal 1999 si è cominciato a lavorare sull’estensione del concetto di Giusto elaborato da Yad Vashem, sino a includere quanti, in ogni parte del mondo, hanno salvato vite umane in tutti i genocidi e difeso la dignità umana. Occuparsi dei Giusti oggi, significa riconoscere e sostenere il coraggio di donne e uomini che soffrono anche per la guerra e quella oggi in atto in Europa ci costringe drammaticamente a scegliere il nostro comportamento. Essere giusti oggi significa prima di tutto non farsi risucchiare dalla cultura dell’odio e farsi invece promotori del dialogo e della condivisione con l’altro. Questi uomini, fortunatamente, non appartengono solo al passato, ma sono in prima fila nella difesa morale dell’Europa e della nostra civiltà umana. I Giardini sono infatti uno strumento culturale per rendere viva nella società la memoria.

Ha affermato così, il Presidente di Gariwo Gabriele Nissim. “Ogni individuo può diventare consapevole che con la sua azione personale può sempre fare la differenza in ogni parte del mondo.” Noi oggi qui possiamo fare la differenza! Ognuno di noi può fare la differenza!

I rappesentanti di Istituto Raimondo Di Franco, Eugenia Di Mauro, Giulia Scino, Virginia Armenio