LA LUNA DI KIEV – Pensieri di pace

Ecco, prendendo spunto dalla poesia “La luna di Kiev” di Gianni Rodari, alcuni testi dei ragazzi di I F.

 

 LA LUNA

La luna… quella bianca, candida, pallida come un fiore di ciliegio. Quella che vediamo ogni sera quando torniamo a casa dopo una giornata di lavoro… è di tutti e tutti meritano di vederla. La luna può essere paragonata alla libertà, è di tutti la libertà e tutti la meritiamo. Ogni sera le persone vedono la luna, altre invece vedono bombe cadere dal cielo, ed io con questo dico basta alla guerra! In un certo senso la guerra può essere paragonata ad un grande litigio, come tutti i litigi finisce, però fa migliaia di vittime per una disputa. Molte persone che combattono per la loro patria sono consapevoli di quello che fanno, altre invece no, sono solo state obbligate. Io dico basta alla guerra! 

Alberto B., I F

 RIFLESSIONI SULLA GUERRA

L’ immagine della guerra che mi ha colpito di più mostra il volto in primo piano di una donna piena di cerotti e sporca di sangue. Ha un viso molto espressivo: le rughe sulla fronte mostrano un’aria preoccupata, ma non rassegnata, i capelli sono tutti scompigliati dal vento e un po’ insanguinati; i suoi occhi non stanno guardando verso il fotografo, ma altrove: sembra che stia osservando la distruzione intorno a lei e pensando a cosa succederà. Lo sfondo è sfocato, però si immaginano palazzi distrutti. Quando penso alla guerra immagino di essere lì, a guardare o sentire i bombardamenti; veder morire familiari, amici, persone anche sconosciute dev’essere terribile. Nel profondo, sappiamo tutti che gli errori commessi in passato non sono serviti a niente, la guerra non fa altro che portare odio, discordia, distruzione, morti… Ma so anche che noi, bambini e adulti, possiamo fare qualcosa nel nostro piccolo per evitare questi enormi errori, tutte le volte che siamo capaci di aiutare chi è in difficoltà, di non avere pregiudizi nei confronti di chi è diverso da noi e di essere coraggiosi nel difendere la pace e la libertà.

Marta M., I F

 

LA GUERRA E’ UNA BRUTTA MALATTIA

In un mondo civile 

i bambini vanno a scuola, mangiano, giocano,

vivono con la loro famiglia e

a loro non manca nulla.

Si divertono a giocare alla guerra

ma nessuno si fa male

perché è tutto virtuale.

Ci sono però bambini sfortunati 

che non hanno più nulla:

casa, cure, cibo, la vicinanza 

del padre che resta a combattere…

Per salvarsi la vita 

cercano rifugio in altri stati

sperando di essere accolti.

La guerra è una cosa atroce!

C’è la cura per le pandemie

ma nessun vaccino 

che elimini la guerra.

L’unica speranza è che

gli uomini mettano da 

parte la loro voglia di potere

mettendosi dalla parte dei più deboli

per aiutarli e non per distruggerli.

  Edoardo C.  I F

 

PAURA

C’è un paese dal cuore

giallo e blu

che trema di paura.

Noi sotto tetti accoglienti,

loro sotto bombe assordanti.

Noi andiamo a scuola,

loro nei rifugi.

Uomini diventati soldati,

dalle famiglie si sono allontanati.

Tra Ucraina e Russia

un grande scontro

ma nel nostro cuore

c’è un solo pensiero:

la pace per il mondo intero.

Lisa S. I F

LA LUNA

La luna, che bella!

Potrebbe per un pittore fare la modella,

però non tutti la possono guardare

perché qualcuno dalla guerra deve scappare!

Ovunque il covid-19

e adesso la guerra altrove,

e mi chiedo se usciremo da questo triste mondo

perché qua è tutto furibondo.

E le persone non sono tutte buone,

alcune sono in depressione!

Quindi speriamo di poter salvare il mondo intero,

prima di andare al cimitero.

E speriamo che tutti possano vedere la luna

in tranquillità

dal mare, dalla campagna e da tutte le città.

Lucrezia D. , I F

SCAPPA
Correvo, non sapevo dove andare
la mia mamma mi aveva detto di scappare.
Era in mezzo alle macerie
in mezzo a quella distruzione
mi disse di scappare
e la mia città abbandonare.
Allora andai,
ma mi fermai
un ragazzo russo era davanti a me
pensavo mi sparasse e…

“Scappa bambina
non ti voglio far del male
io ti dovrei sparare
ma ti do il tempo di scappare!”

Sofia Oriana B., I F