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Giornate del Pianeta Terra: laboratori a cura degli studenti del Mattioli

In occasione delle Giornate del Pianeta Terra, organizzate dal Centro Culturale VastoScienza, coordinato dalla prof.ssa Rosa Lo Sasso, con il patrocinio del Comune di Vasto, del Parco Nazionale Majella, in collaborazione con il Polo Liceale R.Mattioli, Legambiente, WWF, CAI, Lions Club Vasto Host, l’attenzione è rivolta alle risorse, al patrimonio naturalistico e culturale del nostro territorio, ma anche alle problematiche, ai rischi ambientali, ai comportamenti e alle scelte scellerate che possono determinare la rottura degli equilibri.

Protagonisti di queste Giornate sono soprattutto gli studenti che hanno un compito importante, quello di divulgare quanto appreso a proposito di Pianeta, Ambiente, Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Il 14 ottobre, presso il cortile e i giardini di Palazzo D’Avalos e presso la Sala Mattioli, alcune classi del Polo Liceale Mattioli hanno realizzato laboratori scientifici dedicati ai più piccoli.

Presso i giardini di Palazzo D’Avalos è stato presentato “Il respiro del mare”, un progetto dove gli alunni, divisi in varie postazioni, hanno illustrato, per mezzo di manifesti e modellini, gli ambienti acquatici e il relativo inquinamento, cercando di  approfondire al meglio tutti gli aspetti dei fenomeni proposti. 

I bambini delle scuole primarie di Vasto sono rimasti affascinati dai diversi esperimenti riguardanti l’acqua, il mare e i suoi movimenti. 

Le classi ospiti hanno avuto modo di indagare l’ecosistema fluviale e il relativo inquinamento. Il tema sulle attività inquinanti direttamente connesse alle attività dell’uomo, esposto con l’aiuto di dati e percentuali, ha riscosso successo tra i bambini che hanno colto in modo immediato la gravità dell’impatto ambientale di ognuna di esse. 

E’ stato proposto anche un gioco interattivo dove i piccoli hanno partecipato con la spontaneità che li contraddistingue, scoprendo cause e conseguenze delle minuscole azioni inquinanti commesse quotidianamente; hanno riconosciuto gli oggetti dannosi per il mare e raccontato anche esperienze personali.

L’interesse è stato spostato poi su un cartellone che rappresentava un ecosistema lacustre. Gli scolari delle primarie hanno ascoltato la spiegazione su cos’è un lago, come esso può essere inquinato, in cosa consiste il fenomeno dell’eutrofizzazione e da quali fattori è causato.

Nell’ultima postazione i piccoli alunni hanno appreso le conseguenze dell’energia nucleare sul mare. La loro attenzione è stata catturata da un modellino che rappresentava una centrale nucleare. I più grandi, invece, hanno ascoltato le vicende riguardanti lo sprigionamento delle scorie nucleari nella centrale di Fukushima in Giappone.

Nel cortile interno di Palazzo D’Avalos è stato presentato il progetto “La Terra è vita” con lo scopo di dimostrare quanto la terra, che a noi può sembrare impassibile, sia in realtà soggetta a mutazioni e movimenti che possono rappresentare un pericolo per la vita dell’uomo. E’ stato trattato, in modo semplice ma efficace, il fenomeno dei terremoti; si sono analizzate le cause e gli effetti, in particolare nelle zone con terreni sabbiosi. In Italia, paese ad alto rischio sismico, è importante conoscere i fenomeni legati al sisma, come ad esempio la liquefazione, cioè il passaggio del terreno dallo stato solido a quello liquido.

Su questo fenomeno si concentra l’esperienza pratica creata dai ragazzi, un esperimento che simula un terremoto. Hanno mescolato sabbia e acqua in un recipiente ottenendo un composto saturo di liquido, simile a un vero e proprio terreno sabbioso come quello del nostro territorio. Si sono poi serviti di una pallina da ping pong, sistemata sotto il composto di sabbia, per simulare un serbatoio di acqua, e di una pietra liscia, posta sulla superficie, per rappresentare un ipotetico edificio; hanno fatto notare come quest’ultima non riesce a scendere a fondo applicando su di essa una forza e questo accade perché la sabbia ha una tendenza a comprimersi se viene applicato un carico, dal momento che  l’acqua riempie lo spazio tra i granelli.

Successivamente è stato chiesto ai partecipanti di scuotere il contenitore, per simulare così un’onda sismica: si è osservato che, dopo poco, la pallina tornava in superficie mentre il sasso sprofondava. La compressione che viene applicata più volte rapidamente riesce a rompere “l’impalcatura” che tiene compatti l’acqua e la sabbia, poiché viene a mancare la resistenza del suolo che di conseguenza si comporta come un vero e proprio liquido, facendo sprofondare gli edifici.

L’esperienza è stata accolta con entusiasmo dai bambini e dalle loro insegnanti, ma soprattutto dagli studenti divulgatori, che hanno trovato la giornata entusiasmante, grazie anche al contatto diretto con i più piccoli.

L’altro progetto realizzato all’interno del cortile di Palazzo D’Avalos, “La Terra non è piatta”, ha evidenziato come i moti della terra causano la compressione delle rocce sedimentarie e la stratificazione, utilizzando della semplice sabbia colorata, del cartoncino e dei contenitori trasparenti. Dopo aver disposto la sabbia a strati nei contenitori, facendo pressione ai lati con dei cartoncini, si forma la “montagna” che lascia ben visibili i suoi strati colorati che rispecchiano la stratificazione naturale. I bambini, dopo aver visto l’esperimento e sentito una breve spiegazione iniziale, si sono potuti divertire a colorare la sabbia provando l’esperimento tutti insieme sotto la guida dei ragazzi così da poter apprendere al meglio le caratteristiche del suolo su cui camminano e così da poter imparare a ricreare l’esperimento a casa con amici o parenti. A conclusione della dimostrazione un breve discorso per chiarire i dubbi dei piccoli spettatori.

Nella Sala Mattioli, dove è stato presentato il progetto “Le pietre raccontano”, gli studenti del Mattioli hanno realizzato un breve spettacolo, dei quiz, degli esperimenti e dei laboratori manuali intorno a minerali e rocce.

Vedere i sorrisi sinceri e gli occhi dei bambini mentre osservano incuriositi ha scaldato i cuori. Esperienze come questa sanno regalare emozioni straordinarie.

 

Giulia Piccirilli, Sara Di Rocco, Lisa Croce, Chiara Pica, Chiara Di Biase