L’invisibilità

 

Biella, 29 novembre 2022



Caro diario, 

oggi è successa una cosa veramente incredibile.

Questa mattina mi sono svegliata come al solito alle sette in punto per andare a scuola. Quando sono entrata in bagno e mi sono guardata allo specchio, invece della mia faccia riflessa c’era il nulla, o meglio… ero diventata completamente invisibile!

Per controllare se era un sogno mi sono tirata uno schiaffo, ma no, niente da fare, era la realtà. Sono poi ritornata in camera a cambiarmi per fare colazione. Quando mi sono seduta a tavola, ho sentito, ad un tratto, la mamma urlare: “Olivia, tesoro, vieni a sederti a fare colazione, è pronto!”; io così ho risposto: “Mamma, sono qui, sono seduta a tavola!”; poi,  ricordandomi di essere invisibile, ho detto:  “Ho appena finito di fare colazione, sto uscendo. A dopo, mamma! Ciao!”

Subito dopo sono andata a mettermi la giacca e lo zaino in spalle (anch’essi invisibili) per uscire di casa e avviarmi a scuola. 

Arrivata in classe, mi sono accomodata al banco aspettando che la professoressa di musica entrasse per iniziare la lezione, o meglio, il divertimento!

Per cominciare ho messo sulle sedie di alcuni dei miei compagni dei cuscinetti, che, quando ti siedi, emettono un rumorino poco grazioso che in genere esce dalla terza narice; insomma, ci siamo capiti… Quando la professoressa è entrata in classe tutti si sono alzati; all’ordine di sedersi, una serie di suoni imbarazzanti si è susseguita nell’aula, tra lo stupore generale. Sembrava che mezza classe la sera prima avesse mangiato fagioli. La prof, guardando con orrore i miei compagni, li ha sgridati severamente, senza sapere però che, a creare tutto quel caos, era stata la cosiddetta “assente’’, seduta al banco vuoto.

Il resto della lezione è trascorso tranquillamente.

Durante l’ora di matematica, mentre il professore scriveva alla lavagna, ho tirato fuori dallo zaino di un mio compagno il suo cellulare, mettendo della musica rock ad altissimo volume, cosicché il prof gli ha sequestrato il telefono.

Durante la lezione di antologia, mentre si correggeva il compito, ho scritto alla lavagna, con il gesso: ”Ciao a tutti, mi presento: sono il fantasma Formaggino, e se non fate i compiti vi trasformo in un panino!’’

Un compagno di classe, che non aveva fatto i compiti, ci ha creduto per davvero e se l’è fatta sotto, tanto da armarsi di forbice in caso di attacco. 

A seguire, durante l’ora di storia dell’arte, ho terrorizzato il  professore facendo fluttuare la sua penna in aria e, allo stesso tempo, accendendo e spegnendo le luci. 

Infine, le ultime due ore, ho fatto una passeggiata per tutta la scuola, passando di classe in classe, senza farmi vedere da nessuno. 

Appena superata la porta di casa, però, sono ritornata visibile!

Quando la mamma mi è venuta incontro chiedendomi come era andata la scuola, io, tutta contenta, ho risposto: “Benissimo, mamma, benissimo!”  

Olivia Emily Reynolds, I D Marconi