Piccole scosse sulle mie labbra.
Piccoli vuoti ricolmi di sospiri.
Brevi silenzi, interrotti da lunghe fibrillazioni.
Infiniti secondi svaniti in quei mari dipinti,
interminabili fosse tra nembi di quell’iride.
Che un millimetro avrebbe steso mille criniere o solo millimetri per rinascere?
Sillabe fluttuanti tra i nostri fiati: lame acute sulle nostre incertezze o stelle affilate sui nostri tremori?
Ed il buio al battere delle mie ciglia: rifugio a quell’invito a respirare.
E la luce all’aprirsi delle mie palpebre, e la consapevolezza e il terrore che a quell’azzurro manchino solo millimetri.
Solo millimetri per immergermi, solo millimetri per affogare, solo millimetri per scivolare tra le pareti di quelle pupille, solo millimetri per tuffarsi in quegli abissi, solo millimetri per nuotare sotto il chiaro della luna.
Giuseppe Bellassai V C Liceo Scientifico – Istituto “G. Carducci” – Comiso(RG)