La più grande miniera d’oro dell’Impero Romano

Ci troviamo nel nord-ovest della Spagna, a Las Médulas, una località dove le miniere d’oro vennero sfruttate dai romani per quasi 250 anni.

Ne abbiamo notizia da Plinio il Vecchio, testimonianza di prima mano dato che vi si trovò con l’incarico di procuratore tra il ’73 ed il ’75 d.C. e che riportò nella sua celebre opera «Naturalis Historia», definendo il tipo di estrazione praticata «Ruina Montium».

«Ruina Montium» è un termine molto esplicativo: il sistema prevedeva dapprima lo scavo di gallerie nel cuore della montagna, in cui veniva fatta confluire un’immensa quantità di acqua accumulata precedentemente in vasi artificiali; la pressione di decine di migliaia di tonnellate creata dall’acqua faceva letteralmente esplodere la montagna e frammentava così la roccia che poi veniva setacciata alla ricerca dell’oro.

I canali per trasportare l’acqua dalla Sierra de La Cabrera sono visibili ancora oggi.

Questa tecnica sarebbe stata utilizzata anche nei secoli seguenti ed è oggi conosciuta come la «tecnica mineraria idraulica californiana». Si calcola che i romani in due secoli riuscirono ad estrarre dalle 800 alle 1600 tonnellate di metallo, proprio basandosi sui dati forniti da Plinio il Vecchio.

Tutto è rimasto praticamente immutato dopo l’abbandono dell’area da parte dei romani. Nonostante l’immane distruzione, ciò che oggi possiamo ammirare, oltre comunque ad un’eccezionale testimonianza del livello tecnologico e scientifico raggiunto dagli antichi romani, è un paesaggio davvero affascinante che attira ogni anno migliaia di visitatori, tanto che, nel 1997, l’Unesco ha dichiarato Las Médulas «Patrimonio dell’Umanità».

Oggi è possibile visitare l’area, sia con visite guidate che in autonomia. Il sentiero più suggestivo sembra sia quello che conduce al «Belvedere dell’Orellan», una terrazza panoramica dalla quale ammirare il paesaggio di gole e pinnacoli. C’è anche un percorso chiamato «Il Sentiero dell’Oro» che viene così pubblicizzato: «duemila anni dopo, più di 300 leghe dall’antica Roma. Il Sentiero dell’Oro è un viaggio nel tempo, una passeggiata nella storia di una regione disseminata di splendidi paesaggi dove l’antico Impero Romano utilizzava l’acqua per estrarre il prezioso oro».

Luca Saraceni