C’è sempre l’arcobaleno!

Ero piccolina e quel pomeriggio mamma era uscita per sbrigare delle cose e sono rimasta a casa con la nonna.

Io e la mia nonna siamo state sempre molto legate, lei“perdeva del tempo” per farmi imparare cose nuove.

Avevo 10 anni e sapevo già usare i fornelli e quel pomeriggio avevamo deciso con nonna di cucinare della pasta fresca.

Ingrediente dopo ingrediente abbiamo fatto un piatto buonissimo. Fu proprio in quell’attimo che capii di avere un interesse per la cucina.

Ero una “piccola donnina di casa”, così mi chiamava nonna, perciò la cucina era diventata uno svago.

Quando cucinavo ero me stessa, riuscivo a fare dei miei sentimenti degli ingredienti.

Sono stati molti i fallimenti ma molti altri i traguardi perché si sa, sbagliando si impara e dopo la tempesta c’è sempre l’arcobaleno. Ogni piatto, ogni dolce, la prima era sempre la nonna, con lei a fianco sapevo di arrivare in alto e dimostrare a tutti che ero una vincente.

Ammetto che quand’ero ancora più piccolina prima della cucina mi era passata per testa la medicina perché ero brava con i farmaci e la memoria, sebbene mi occupassi della nonna in passato ero brava in questo.

Ma nel corso degli anni portandomi dietro questa passione per la cucina, vedevo nonna guardarmi sempre di più con gli occhi fieri, dei miei piatti, di ciò che lei stava crescendo perché ciò che sono lo devo solo a lei, perché lei è tutto quello che voglio essere da grande.

Con un cuore grande, un cuore che aveva delle piccole crepe ma era perfetto sotto ogni aspetto.

Allora ho deciso così, sarò una cuoca!

Giada Ciavola 1BT