LA FILOSOFIA COME RICERCA DISINTERESSATA

Daniele Gaeta, alunno della classe III QL del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate Quadriennale, del Secondo Istituto di Istruzione “A. Ruiz” di Augusta, ci mostra lo splendore di una mente che ha sete di conoscenza e amore per il sapere. 

In classe il tempo è agli sgoccioli: visi agonizzanti, occhi immersi nell’oblio, andirivieni di giovani che come una cantilena espongono oralmente i capitoli di storia sui quali l’insegnante li valuterà a breve. Due compagni siedono al primo banco, entrambi focalizzati sui caratteri dei propri manuali di storia. Al che uno dei due, ruotando il suo libro in direzione dell’altro studente, chiede con una punta di rassegnazione se ci sia da studiare perfino il paragrafetto posto all’angolo a sinistra alla fine della penultima pagina. Quasi come a dire “Mannaggia a chi li ha inventati, questi paragrafetti, non basta già lo studio dello stretto necessario?”. Infine l’altro compagno risponde di no, che non c’è da fare quella piccola nota, ma sta a lui decidere se leggerla o meno. L’interlocutore, accendendosi con un ampio sorriso come se fosse venuto a conoscenza della sua vincita alla lotteria, svolta pagina e abbandona indisturbato il paragrafetto. Stranamente, l’altro ragazzo continua a fissare con occhi attenti sempre la stessa pagina, anzi, sembra proprio che il suo sguardo si diriga precisamente verso l’angolo in basso a sinistra.

Ecco rappresentate la mente scialba, squallida e grigia e la mente da filosofo. Posare l’attenzione su  ciò che comunemente viene sorpassato, far pesare anche una spilla minuscola un chilo, nutrirsi di nozioni e accostarsi agli argomenti usando come approccio la meraviglia è sintomo di curiosità e chi, se non i filosofi, sono piccoli segugi? Possibilmente quel ragazzo prima di entrare in classe  avrà fatto ulteriori approfondimenti, perché chi anela alla conoscenza non si arresta, chi vuol capire cerca risposte. E, se lo studente ha speso tempo nell’arricchirsi immaterialmente, è garantito che non l’abbia fatto per far felice la prof e dimostrare di essere pure lui parte attiva delle menti curiose, ma state certi che la sua ricerca ha come primissimo  un motivo strettamente personale, fine a sé stesso.

DANIELE GAETA III QL