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Gaetano D’Adamo, il filo che ci unisce con la Commissione europea

Durante la mobilità EACiti del progetto Erasmus +, che ha portato 24 studenti di 4 Paesi europei (Italia, Germania, Estonia, Romania) a Bruxelles per  confrontarsi sull’ inclusione e la lotta alle discriminazioni, è stata data la possibilità ad alunni e docenti, di seguire un seminario, presso la sede della Regione Abruzzo a Bruxelles, di  Gaetano d’Adamo, economista presso la Commissione europea dal 2015 e attualmente vice direttore di Unità per il Quadro Finanziario Pluriennale nella Direzione Generale Bilancio.

In seguito al workshop “United in diversity. A daily work in the UE”, i ragazzi del Mattioli’s Chronicles,  hanno avuto l’opportunità di fare alcune domande all’economista, nonché ex alunno del Liceo R. Mattioli, Gaetano D’Adamo.

Di cosa si occupa nel suo lavoro?

Il mio lavoro consiste nel preparare, insieme ai miei colleghi, le proposte finanziarie e prevedere quale sarà l’evoluzione del bilancio europeo nel corso dei prossimi anni.

Quali opportunità offre il suo incarico, quali sono le sue prospettive future?

Uno degli aspetti migliori del lavorare alla Commissione europea è la frequente possibilità di cambiare incarico, ad esempio io precedentemente lavoravo nell’ambito delle relazioni economiche internazionali. Ad oggi sono molto soddisfatto del mio lavoro, quindi prevedo di restare qui ancora per qualche anno e poi, se si presenterà, cogliere una diversa opportunità.

Sappiamo che era una delle eccellenze della nostra scuola, il Polo liceale Mattioli di Vasto, quali sono stati i suoi studi dopo il liceo? 

Dopo il liceo ho studiato Economia e Finanza all’Università di Bologna, e ho proseguito con la laurea specialistica e il dottorato. Durante il corso di studi ho frequentato per un anno la Indiana University (Usa), poi ho lavorato come tirocinante per 6 mesi presso la Banca Centrale Europea a Francoforte. Dal 2011 al 2014 ho insegnato Economia Internazionale all’Università di Valencia in Spagna per poi trasferirmi, per un anno, a Barcellona e coltivare la passione dell’insegnamento in una Business School .

Come reputa la sua esperienza di questi anni passati all’estero?

Credo che, lavorare e vivere in diversi paesi dia l’opportunità unica di conoscere culture completamente diverse e persone provenienti da ogni parte del mondo. Nonostante l’inizio complicato, queste esperienze mi hanno arricchito molto e consiglierei a tutti di trascorrere qualche anno fuori dalla propria realtà.

Se potesse variare qualcosa del suo percorso lo farebbe? e se sì, cosa? 

Questa domanda mi intriga molto, a volte ci penso, probabilmente avrei iniziato prima la mia esperienza fuori dall’Italia. Mi sarebbe piaciuto passare qualche anno all’estero per studiare. Ovviamente non sconsiglio il percorso di studi italiano, ma le opportunità che vengono offerte sono diverse e interessanti.

I suoi studi lo hanno incanalato verso la Commissione Europea?

Questo lavoro proviene sicuramente da tante scelte compiute e opportunità colte nel corso di vari anni. Durante gli ultimi anni di liceo avevo capito che mi sarebbe piaciuto lavorare in un’ organizzazione internazionale, pensavo alle Nazioni Unite, ma, poi, iniziando a studiare economia, mi sono avvicinato sempre di più all’Unione Europea.

Ringraziamo Gaetano D’Adamo per la sua disponibilità. Il suo percorso sarà per noi grande fonte di ispirazione.

 

Giulia Piccirilli

Foto di Greta Radoccia