• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Gianluca Pace, l’importanza della mobilità internazionale e l’edificazione di un’Europa inclusiva

Gianluca Pace, l’importanza della mobilità internazionale e l’edificazione di un’Europa inclusiva

Il progetto trasnazionale  Erasmus EACiti “European Active Citizenship”, promosso, in qualità di capofila, dal Polo Liceale R. Mattioli di Vasto, ha offerto la possibilità agli studenti che vi hanno preso parte di essere ospitati nella sede della Regione Abruzzo a Bruxelles. Qui sono stati affrontati temi quali lo scambio Erasmus, il ruolo chiave della cittadinanza europea e l’inclusione.

Il 9 ottobre 2023 abbiamo avuto l’occasione di intervistare Gianluca Pace, un’inspirazione per tutti coloro che credono nell’importanza della mobilità internazionale e nell’edificazione di un’Europa inclusiva. Grazie al suo impegno nel promuovere l’Erasmus come strumento per l’esperienza interculturale, Gianluca Pace ha contribuito a creare connessioni significative tra gli studenti abruzzesi e quelli provenienti da altre parti d’Europa.

Foto di Giulia Piccirilli

Abbiamo chiesto come ha intrapreso la carriera di stagista presso la sede della Regione Abruzzo a Bruxelles e quale personale percorso formativo ha avviato. Da sempre interessato al pubblico impiego e alle attività sociali, attraverso il programma Erasmus Plus for Trainership, dopo aver conseguito la seconda laurea magistrale, Gianluca Pace ha affermato di aver potuto vedere il suo desiderio realizzarsi.

Allora, ci siamo domandati, quale fosse la sua esperienza personale riguardo gli Erasmus.

Dopo aver frequentato la Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università di Teramo, Pace ha conseguito il master in Export al 24ORE Business School di Milano per poi tornare a Teramo e laurearsi in Politica Internazionale della Sostenibilità. Ha partecipato ad Erasmus e Exchange ad Antibes, in Francia, e approfondito gli studi all’estero presso l’Università di Salamanca, in Spagna, dove ha avuto la possibilità di interfacciarsi con professori di livello sopranazionale, soprattutto nell’ambito del diritto internazionale e del diritto europeo, in un prestigioso dipartimento riconosciuto a livello mondiale.

Foto di Giulia Piccirilli

Il nostro interlocutore ha evidenziato l’importanza di seguire le lezioni in lingua straniera e di non tralasciare l’aspetto umano in quanto, nonostante siano passati degli anni, ha asserito di mantenere ancora oggi contatti ed amicizie con persone provenienti da tutte le parti del mondo, dal Brasile alla Corea del Sud. Un soggiorno di studi all’estero può costituire un’utile esperienza, un’occasione formativa sotto molteplici aspetti, dal momento che non solo bisogna sostenere esami in una seconda lingua, ma è necessario organizzare la propria vita e fronteggiare problemi senza l’aiuto dei propri cari, che vivono in un altro Paese.

<< È un’esperienza che ti fa crescere perché ti ritrovi da solo con te stesso per la prima volta a dover fronteggiare un mondo che è molto vario ed è un mondo nuovo.>>

Le opportunità lavorative offerte dal programma Erasmus Trainership, interscambio di culture e ideologie, arricchiscono saldamente il curriculum vitae di chi vi partecipa, costituendo un aspetto da non sottovalutare in un mondo che è in continuo cambiamento.

Quella che sta vivendo è stata da lui definita una magnifica esperienza, sia a livello accademico che lavorativo, necessitante di impegno e dedizione nel cogliere ed intercettare tutte le questioni relative all’Unione Europea.

Foto di Giulia Piccirilli

Quindi, quali sono le opportunità che offre il lavoro di un membro della sede della regione Abruzzo?

<< Innanzitutto, c’è la possibilità di interfacciarsi con diverse culture, diversi Paesi e diverse Organizzazioni, ognuna con proprie esigenze e proprie realtà –  asserisce sorridendo –  e Bruxelles è una capitale che offre opportunità sia lavorative che di evoluzione individuale>>.

Secondo Gianluca Pace, è importante sfruttare ogni occasione di interscambio culturale. Attraverso la partecipazione a meeting, ad esempio, ci si può interfacciare con dirigenti della Commissione.  Talvolta è permesso anche agli studenti dell’Erasmus prendere parte, come visitors, a riunioni aperte relative a molteplici ambiti.

Insomma, le possibilità sono innumerevoli, sta a noi studenti scegliere quella più adatta ai propri interessi. Senza dimenticare che a Bruxelles vi è la possibilità di incontrare e approfondire gli studi proprio con chi quelle leggi le scrive, ricevendo delucidazioni che non si potrebbero trovare dentro alcun libro.

Tale percorso formativo, a dire il vero, non era del tutto previsto: alla nostra età Pace non immaginava certo che un giorno avrebbe raggiunto un tale obiettivo. Ci ha ricordato che nel corso degli anni le aspirazioni possono cambiare, evolversi, ma l’importante è avere una meta. Ha concluso affermando che per una crescita individuale sono necessari la determinazione nel voler raggiungere i propri obiettivi e il sacrificio, che consiste, a volte, anche nella lontananza dai propri affetti.

In particolare, ha evidenziato con enfasi i benefici dello scambio Erasmus e come lo stesso possa facilitare la comprensione reciproca e contribuire in maniera significativa a costruire ponti tra comunità diverse, favorendo la creazione di una società europea aperta e inclusiva, in cui ogni individuo può sentirsi a casa.

Ringraziamo Gianluca Pace per la disponibilità e l’impulso che ci ha trasmesso  nei confronti dell’interculturalità .

Greta Radoccia

Foto di Giulia Piccirilli