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Un bosco ancora incantato e un’affascinante cascata – Abetina di Rosello e Cascate del Verde

Come di consuetudine, anche quest’anno, il Polo Liceale Raffaele Mattioli di Vasto, in collaborazione con VastoScienza,  ha organizzato un’uscita in occasione delle Giornate del Pianeta Terra, utile per ampliare le conoscenze dei suoi studenti in questo ambito. Lunedì 9 Ottobre la classe 2^D, insieme alla classe 2^A dell’indirizzo scienze applicate, è andata a visitare l’Abetina di Rosello e le Cascate del Verde nelle vicinanze di Borrello.

 

La riserva naturale dell’Abetina di Rosello è un’area protetta situata nei comuni di Rosello e Agnone, nelle province di Chieti e Isernia istituita nel 1997. L’Abetina si trova in un comprensorio montano ad alto valore naturalistico e paesaggistico, caratterizzato da scarsa antropizzazione.

La riserva naturale delle Cascate Del Verde è un’area naturale protetta, situata nel comune di Borrello; comprende un’area di circa 287 ettari ed è stata istituita nel 2001. Le Cascate Del Verde, sono le cascate naturali più alte dell’Appennino e le seconde in Italia.

Il programma prevedeva la visita dell’Abetina in mattinata, per scoprire le meraviglie e la suggestività dell’autunnale paesaggio boschivo della riserva e, dopo pranzo, la contemplazione delle imponenti e maestose cascate. Il tutto accompagnato dalle attente spiegazioni della guida, indirizzate a creare una notevole empatia uomo-ambiente.

Appena arrivati, non c’era altro tempo da perdere, dato il grande traffico autostradale, che aveva ritardato l’arrivo: dunque inizia subito la camminata nell’Abetina. Il sentiero non è risultato faticoso o stancante per gli studenti, ma per alcuni tratti un po’ noioso e poco efficace date le troppo lunghe soste della guida con lo scopo di spiegare le particolarità di determinate piante, alberi, luoghi e i numerosi primati della riserva e dei suoi abitanti. Nello specifico, il discorso non ha coinvolto alcuni tra gli studenti a causa del basso tono di voce della guida, in alcuni momenti simile ad un bisbiglio. Nonostante ciò, il ruolo dell’istruttore si è rivelato indispensabile per la reale comprensione dell’ambiente circostante e del fondamentale ruolo che svolge la biodiversità per il benessere e la longevità della flora.

Molto interessante per gli studenti e oggetto che ha particolarmente accentuato la loro osservazione sono state le tiare del prete le quali raffigurano la vivacità e la vitalità dei fiori, ma soprattutto la continua ciclicità della natura. A loro sono state mostrate anche varie tipologie di alberi, con un occhio di riguardo alle particolari tracce lasciate su di essi ad opera degli animali. Un buon esempio ne è un tronco d’albero abbattuto, dal legno morto e al tatto umidiccio, ormai squartato dagli orsi alla ricerca dei gustosi insetti che vivono al suo interno. Dopo queste precise osservazioni si è continuato con una pacata camminata lungo il sentiero per poi giungere su una piccola altura recintata dalla quale osservare l’ammirevole e coinvolgente paesaggio verde.

Da qui il sentiero è terminato e la classe si è riavviata frettolosamente spinta dall’urgente richiamo del suo stomaco. Dopo una corposa pausa pranzo, condizionati dal tardo orario, in fretta e furia si sono diretti verso le Cascate del Verde. Senza ripensamenti si sono scesi oltre 200 gradini che portavano ad un belvedere dal quale esplorare le incantevoli, ma povere cascate, visto il periodo e le scarse piogge.

La fatica della risalita è stata quindi compensata da un fiabesco e poetico paesaggio, che ha allargato lo sguardo degli studenti oltre uno smartphone radioattivo e il banale paesaggio marittimo.

Si trattava dell’ultima esperienza della giornata, subito dopo si è ripartiti in direzione Vasto.

 

Giampaolo Ronzitti, Riccardo Galante,Lavinia Tiracchia

Erica Luciano, Vittoria Pomponio, Alessio Bellodi