Il 27 ottobre 2023 Taylor Swift ha pubblicato la ri-registrazione del suo quinto album studio uscito nel 2014: “1989”.
Il titolo dell’album richiama la data di nascita di Taylor Swift. Si ispira al pop degli anni ottanta e contiene successi che tutt’oggi hanno miliardi di visualizzazione e ascolti, come Shake It Off, Bad Blood o Blank Space, ma in generale l’intero album è uno più importanti del genere pop, vincitore del premio “album dell’anno” e “miglior album pop vocale” ai Grammy Awards del 2016.
1989 (Taylor’s Version) viene aggiunto alle ri-registrazioni dei suoi primi sei album, in seguito al furto dei diritti di questi ultimi da parte del suo vecchio manager. Proprio perché Taylor vuole possedere la sua musica, sta reincidendo i suoi primi sei album.
Ad oggi abbiamo ottenuto i primi quattro e si stima che nel 2024 lei avrà terminato con questo processo.
Tornando a 1989 (Taylor’s Version), l’album presenta le 16 canzoni originali reincise e 5 tracce in più, che inizialmente furono scartate; Taylor Swift però è solita stupire i fan, infatti ha rilasciato a sorpresa la ri-registrazione del remix di Bad Blood con Kendrick Lamar, uscito nel 2015, e con una versione esclusiva del vinile dell’album, rilascia Sweeter Than Fiction (Taylor’s Version), canzone che aveva pubblicato nel 2013 come singolo per il film ”One Chance“.
L’album rimane un capolavoro, suscita gioia, trasmette allegria già dalla prima traccia; i fan di lunga data avranno sentito sicuramente molta nostalgia riascoltando canzoni con le quali sono cresciuti, che hanno segnato la loro infanzia.
Le 5 canzoni nuove sono state subito amate per i loro testi e per la produzione, un po’ simile al suo decimo album studio Midnights, ma comunque pazzesca. Non a caso la piattaforma musicale Spotify ha annunciato che la cantante ha battuto i primati sia per l’artista più scaricata in un solo giorno nella storia della piattaforma audio, sia per l’album più scaricato finora nel 2023, un album che merita di essere ascoltato e che riporta in vita tante emozioni e ricordi.
Alessandro Barisano
