La moda e le sue icone

Nel corso degli anni la moda e le tendenze sono in continuo cambiamento. La moda ha influenzato la società, l’economia, la cultura e a volte persino la politica.  Ad esempio la minigonna, nata negli anni ’60 e disegnata dalla stilista britannica di nome Mary Quant, presto divenne il simbolo dell’epoca  femminista insieme al famosissimo rossetto rosso, che va proprio a rappresentare ogni tipo di donna.

Marilyn Monroe (Norma Jean Baker), nata nel 1926, è stata una delle icone più importanti per la rivoluzione della moda. Conosciuta per i bei capelli biondi e il rossetto rosso che indossava sempre.

Marilyn Monroe aveva uno stile molto minimal: il suo outfit da tutti i giorni erano un paio di jeans e una t-shirt bianca, outfit che in questi giorni può sembrare del tutto normale, ma in realtà è stata proprio lei ad essere la prima donna ad indossare dei jeans,  che  erano inizialmente solo pensati per essere indossati da uomini. Marilyn indossava sempre un modello di jeans chiamato Mom, a vita alta e cadenti dritti sulla gamba.

Uno dei modelli più iconici di Marilyn Monroe è sicuramente un vestito color carne, ricoperto da pietre preziose, che è stato venduto per più di quattro milioni di euro e che ha indossato al compleanno del presidente John Kennedy, con cui si presume avesse una relazione. Questo abito suscitò molto scalpore per il suo colore, infatti il colore rosa carne fa sembrare chi lo indossa nudo, e questo fatto negli anni ’60 era veramente scandaloso e se ne discusse molto.

In questi anni  nascono anche alcune marche di abbigliamento e accessori che diventeranno tra le  più importanti al mondo, come Yves Saint Laurent, la mia preferita.

Yves Saint Laurent nasce nel 1936 a Orano, che a quei tempi faceva ancora parte dell’Algeria Francese; da piccolo amava disegnare bambole di carta e fine dalla prima adolescenza iniziò a disegnare vestiti e realizzarne alcuni per le sue sorelle. A diciotto anni si trasferì a Parigi ed entrò a far parte della Chambre Syndicale de la Haute Couture, dove i suoi disegni iniziarono ad essere più conosciuti. In questo periodo una delle direttrici di Vogue France fece conoscere Yves a Christian Dior, che dopo questo incontro sarà una delle più grandi ispirazioni per lui.

Alla morte di Dior, Yves disse che non si sarebbe mai dimenticato di tutti gli anni passati insieme. Negli anni ’60, nel pieno del suo successo, si trovò costretto ad arruolarsi nell’esercito francese a causa della guerra d’indipendenza in Algeria. Dopo venti giorni da soldato venne ricoverato per problemi mentali e in ospedale ricevette anche la notizia che era stato licenziato da Dior e questo non fece altro che aggravare la situazione. Uscito dall’ospedale, citò la Dior per non aver rispettato i termini contrattuali e la vittoria in tribunale gli permise di inaugurare la propria casa di moda. Negli anni successivi Yves godette di una fama sorprendente, tanto che adesso questa marca è ritenuta unica ed ha formato uno stile proprio, alla pari di Chanel. 

La Birkin è una delle borse più esclusive di Hermès, grazie alla sua storia particolare. Un’attrice londinese dal nome Jane Birkin, nel pieno della sua fama, si riconosceva soprattutto dal suo stile bizzarro, infatti ogni volta che usciva aveva sempre con sé, al posto di una borsa, un cestino da picnic. Mentre stava facendo un viaggio, un signore le chiese: “Come mai lei indossa un cestino da picnic?” e lei: “ Beh, Hermès non fa borse molto grandi con tasche”. “Ma sono io il direttore di Hermès, ci penso io” rispose l’uomo. Da qui iniziò la collaborazione di Hermès con Jane Birkin, da cui deriva il nome dell’iconica borsa: per acquistarla ci vuole molto tempo, devi avere uno storico di acquisti nel negozio e devi instaurare un rapporto con i commessi, in modo tale che ti venga offerta l’occasione di vederla e sceglierne i colori e l’interno. Il valore di una “Birkin” ai giorni d’oggi va dai diecimila ai quattrocentomila euro. Jane Birkin indossava questa borsa come nessun altro, come se fosse una borsa da quattro soldi, perché lei diceva sempre che: “Non è il capo ad indossare noi, ma siamo noi ad indossare il capo”.

Ai giorni d’oggi le icone della moda sono per lo più modelle, che ispirano le giovani ragazze. La famiglia Kardashian ne è una dimostrazione, grazie alle collaborazioni che hanno fatto con brand famosi, come Kim Kardashian con Balenciaga o Kourtney Kardashian con Dolce & Gabbana. Altra icona è Paris Hilton, sin dai primi anni 2000, o, ancora, Kendall Jenner e Kylie Jenner, sorellastre delle Kardashian, due sorelle molto amate. Kendall è una modella ad alti livelli che lavora per marchi importanti come Versace, Victoria’s Secret, L’Oréal Paris, Chanel, Givenchy, Fendi, Bottega Veneta e molto altro. Kylie Jenner, ex-fidanzata del famosissimo cantante rap Travis Scott, è un’influencer con più di trecentonovanta milioni di followers, sempre al passo con le mode.

Bella e Gigi Hadid, anche loro due sorelle supermodelle, molto amiche delle sorelle Jenner, hanno una carriera simile: Bella ha sfilato per Victoria’s Secret accanto alla top model Adriana Lima, ha fatto molte sfilate anche con Kendall, come quella per Fendi, ha camminato anche per Max Mara, Dior, Chanel, Moschino, Bottega  Veneta, Bulgari, Marc Jacobs, Versace… Gigi, la sorella, ha anche lei una lunga carriera come modella ed ha sfilato per molti brand importanti.

La moda, quindi, va vista non solo come stile, ma anche come elemento che influenza la nostra  quotidianità e le generazioni future. 

Chiara Contini, Scuola media Marconi