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Tracce Nello Spazio: Incontro con Ugo Marturano Tenente Colonnello e Ingegnere dell’Aeronautica Militare

In occasione del Festival della Scienza Ad/ventura, grazie all’impegno dell’Associazione Arma Aeronautica di Vasto, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare e interagire con il Tenente Colonnello Ugo Marturano, Ingegnere dell’Aeronautica Militare per lo Sviluppo delle Capacità Aerospaziali.

Foto Antonio Fanelli

L’incontro, tenutosi nell’Auditorium Mattioli, rivolto alle classi quarte e quinte, ha avuto come tema centrale lo sviluppo della tecnologia spaziale italiana e l’esperienza di Marturano. L’evento si è aperto con il discorso del Presidente dell’Aeronautica di Vasto, il quale ci ha introdotto all’impresa del Generale Luigi Broglio, ideatore del Progetto San Marco, una collaborazione tra Italia e USA che ha portato alla messa in orbita del primo satellite italiano.

Dopo aver passato la parola al Tenente Colonnello, il quale non ha potuto essere presente di persona ma era collegato via internet, si è introdotto parlando del percorso e degli obiettivi che, grazie all’impegno, si possono concretizzare. Ha poi parlato dell’interessante storia di Luigi Broglio, suo ennesimo predecessore nell’Aeronautica Militare, concentrandosi su come, in un’epoca in cui non c’erano strumenti di calcolo adeguati, Broglio è riuscito a concepire da solo una missione satellitare che ha reso l’Italia il terzo paese al mondo (dopo Stati Uniti e Unione Sovietica) capace di avere un satellite in orbita bassa. Grazie al finanziamento della NASA (unico finanziamento mai concesso dalla NASA a un paese straniero), questo progetto si è trasformato in realtà e ha permesso all’Italia di raggiungere il primato nonostante le difficoltà del primo dopoguerra, rendendola una delle nazioni con il potenziale tecnologico più elevato al mondo e addirittura dotata di un programma spaziale italiano.

Foto Antonio Fanelli

Dopo alcuni problemi tecnici, siamo passati alle domande. La prima riguardava gli astronauti, in particolare i requisiti fisici. Come spiegato dall’ingegnere, a differenza dei decenni passati, non è più necessaria una preparazione fisica impeccabile grazie ai vettori di lancio migliorati. Sono ora favoriti coloro con un’ampia preparazione accademica rispetto a quella fisica, con la capacità di trovare risposte dove molti non vedono neanche le domande.

La domanda successiva riguardava Walter Villadei, che stava partendo per la Stazione Spaziale Internazionale. Marturano ha sottolineato che, nonostante il nostro contributo sia principalmente indiretto, dovremmo essere orgogliosi di essere italiani.

L’evento è proseguito con il Tenente Colonnello che ha parlato dell’importanza dello studio della matematica e di come la sua passione per questa materia, unita alla laurea in ingegneria elettronica e aerospaziale, oltre al dottorato in ingegneria informatica, gli ha permesso di specializzarsi nella creazione di modelli per prevedere il funzionamento di razzi orbitali. Nonostante le aspettative dei genitori per un diverso percorso universitario, la vittoria al concorso dell’Accademia Militare gli ha permesso di rendersi indipendente e di raggiungere la posizione di Capo della Sezione di Accesso allo Spazio.

L’incontro si è concluso con i ringraziamenti e i saluti, lasciando un’impressione duratura sulla platea. La storia appassionante di Ugo Marturano, dalla sua determinazione a specializzarsi nella creazione di modelli per razzi orbitali alla sua carriera di successo nella difesa aeronautica, ha chiaramente dimostrato che il percorso verso il successo può essere un viaggio non convenzionale.

Antonio Bevilacqua