Pietre d’inciampo, Arte per la Memoria

Gunter Demnig incontra Genova 

Gunter Demnig, artista nato a Berlino nel 1947, ha una missione : ricordare, posando delle cosiddette pietre d’inciampo in ottone ovunque i nazisti abbiano ucciso o deportato .

Le pietre d’inciampo sono vere e proprie opere d’arte costruite in ottone che ci permettono di non
dimenticare gli orrori accaduti, inciampando sul cuore.

Su ogni pietra vi è inciso il nome di una persona uccisa o deportata e la data in cui è successo. Gunter posa pietre da ventisei anni e ha raggiunto il nobile record di centocinquemila mila pietre posate in venti nazioni, di cui duemilatrecento settantotto solo in Italia.

Gunter ora ha settantasei anni.

Con il suo cappello da cowboy, la ginocchiera sui pantaloni da lavoro, gli scarponi resistenti, Gunter, instancabile ha detto che ancora per molti anni continuerà il suo lavoro e non smetterà di posare pietre per non dimenticare.  

Mercoledì dieci gennaio 2024, la scuola Massimo D’Azeglio dell’IC Molassana e Prato ha organizzato un’uscita didattica Palazzo Ducale per alcuni alunni delle classi terze che hanno avuto l’opportunità di incontrare questa meravigliosa persona e altre importanti, come il sindaco di Genova Marco Bucci.

La conferenza si è divisa in due parti ; durante la prima parte l’artista ha parlato della sua storia e di come è nata la sua passione; durante la seconda parte il pubblico, principalmente composto da ragazzi e bambini di tutte le scuole di Genova, ha potuto esporre i propri dubbi e curiosità come il tristissimo fatto che , su centocinquemila pietre posate, ottocento cinque sono state rimosse da persone alle quali  la presenza delle pietre causava rabbia e fastidio.

La cosa grave che però deve far riflettere, è che il signor Gunter ha ricevuto tre minacce di morte in vent’anni.

Alla domanda sul perché le pietre d’inciampo sono in ottone , lui ha risposto: “Le pietre sono fatte in ottone perché più vengono calpestate , più l’ottone si lucida” .

Ciò dà un significato estremamente profondo ad un materiale così semplice.  Inoltre, in Germania le scuole organizzano gite per pulirle ed evitare che si rovinino”.

La cosa più bella è che la prima pietra è stata posata senza permesso, questo fa capire come questa persona desideri portare fino in fondo la sua missione e non si fermerà mai.


Filippo Viacava, Davide Branchi, Stella Piazza 

Classe 3E SMS D’Azeglio

IC Molassana e Prato – Genova