La regina degli scacchi

La regina degli scacchi, romanzo di Walter Tevis, con titolo originale “The Queen’s Gambit”, viene pubblicato per la prima volta nel 1983 in lingua inglese. Questo romanzo narra la storia di una bambina prodigio che all’età di otto anni, dopo essere rimasta orfana, viene spedita in un orfanotrofio provinciale, dove si appassiona al mondo degli scacchi. La protagonista della storia, Elizabeth Harmon, viene catapultata alla Methuen Home, istituto che accoglie ed educa gli orfani, ritrovandosi improvvisamente sola subito dopo la morte della madre.

In poco tempo diventa la prima della classe, ma nonostante questo non riesce ancora ad ambientarsi e a trovare un posto in cui rifugiarsi e sentirsi a suo agio. Una mattina, dopo essere stata spedita nel sottoscala dall’insegnante, trova il custode, il signor Shaibel, a riflettere guardando una scacchiera. Incuriosita si avvicina e lo prega di insegnarle quel misterioso gioco a lei sconosciuto. In poche settimane Beth migliora notevolmente ripassando ogni notte le partite che durante il giorno giocava e analizzando attentamente i suoi errori.

Passano diversi anni, la vita di Beth si stravolge di nuovo e si trova catapultata in un ambiente a lei  sconosciuto. Come aveva fatto appena arrivata alla Methuen, Beth trova rifugio negli scacchi e continua con determinazione a coltivare la sua passione. All’età di tredici anni inizia a partecipare a tornei provinciali di scacchi, sentendosi costantemente giudicata ritrovandosi a scontrarsi con solo uomini adulti.

Beth crescendo noterà sempre di più il pregiudizio delle persone che la vedevano ai tornei, poiché in quegli anni gli scacchi erano ritenuti un gioco prettamente maschile, a cui giocavano solo gli uomini. Lei smentirà sempre questa convinzione, dimostrando di riuscire a battere qualsiasi uomo volesse sfidarla. Raggiunta la maggiore età, dopo anni e anni di studio, Beth riuscirà a raggiungere il suo più grande obiettivo, battere il campione russo alle olimpiadi di Mosca dimostrando di essere la migliore giocatrice di scacchi degli ultimi tempi.

 Il registro è medio, non presenta un lessico particolarmente ricercato ma neanche troppo colloquiale; parlando invece del narratore, è esterno alla storia ma onnisciente.

Personalmente ho molto apprezzato la trama di questo romanzo, la storia è molto interessante e invoglia il lettore a continuarne la lettura. Contiene inoltre diverse informazioni riguardanti tecniche di apertura, difesa e attacco degli scacchi, il che rende il tutto più interessante per chi è appassionato a questo elegante sport.

Consiglierei la lettura di questo romanzo a ragazzi di un’età superiore ai tredici anni in quanto potrebbero apprezzarne maggiormente la storia e il contenuto. 

Franzone Sofia