Fiamme di fuoco
divorano le stelle;
cerco di uccidere
ciò che mi cammina addosso,
le unghie che mi penetrano la pelle,
e adesso anche il sangue è infetto.
Immobile, silenziosa,
spero raggiunga in fretta il cuore.
Ho lasciato il debole fuoco
ardere di furente passione
nella notte più lontana dalle stelle.
Maria Sofia Spadaro IVB Liceo classico – “Giosuè Carducci” Comiso RG