• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Con il “Progetto Martina” si parla ai giovani di tumore

Con il “Progetto Martina” si parla ai giovani di tumore

Il 24 febbraio 2024, i ragazzi delle classi terze e quarte del Polo Liceale Mattioli hanno partecipato ad un incontro con i medici e i volontari dell’associazione Lions Vasto per il “Progetto Martina”.

Il progetto nasce grazie alla testimonianza di Martina, giovane donna colpita da un tumore alla mammella che, nella sua battaglia contro il cancro al seno, ha lanciato un messaggio importante, quello di avvertire i giovani di preservarsi da queste patologie che lacerano il corpo e la mente.

“Informate ed educate i giovani ad avere maggior cura della propria salute; certe malattie sono rare nei giovani, ma purtroppo proprio nei giovani hanno conseguenze pesanti.”

Martina aveva ragione, ad oggi i ragazzi sono poco informati, devono dunque essere sensibilizzati e quindi formati. E’ inoltre fondamentale che alla conoscenza si affianchi una partecipazione attiva alla lotta per la causa: la battaglia contro i tumori si vince con la cultura. 

L’argomento è stato introdotto dalla Dott.ssa Silvana Di Santo, Medico di medicina generale, che ha spiegato alle classi presenti le basi per comprendere poi i particolari più specifici riguardanti le modalità della lotta ai tumori e la diagnosi tempestiva, passando la parola ai suoi colleghi.

La Dott.ssa Sarah Pelliccia ha illustrato ai ragazzi le varie tipologie dei più importanti tumori, la loro genesi, i fattori di rischio e le più importanti pratiche di prevenzione. E’ fondamentale trasmettere ai giovani il messaggio di conoscenza e partecipazione attiva per la battaglia contro i tumori.

Dare queste informazioni è necessario dal momento che, in molti casi, questi tipi di malattia si sviluppano nell’età adolescenziale. Se un ragazzo, sin dalla giovane età, dà vita a comportamenti sbagliati, quali fumare, fare uso di alcol e avere un’alimentazione scorretta, può causare al suo organismo patologie croniche  che si manifesteranno dopo decenni, come bronchite e diabete.

La dottoressa Pelliccia si è soffermata proprio su questi stili di vita scorretti, partendo da una spiegazione generale delle differenze tra tumore benigno e maligno, passando poi a spiegarne le cause principali.

Una causa tra queste è il fumo, poiché le sigarette contengono una grande quantità di sostanze chimiche altamente cancerogene. I danni di questo vizio si possono misurare in base all’età d’ inizio, al numero di sigarette fumate e al tipo di inalazione che si fa. In quest’ambito rientrano anche le sigarette elettroniche che, avendo sostanze aromatizzanti, provocano danni alla salute.

Una seconda causa è l’alcol, la sostanza che tra tutte crea più dipendenza e non presenta nessun nutriente per il nostro corpo. La terza e più importante è l’alimentazione, a cui dobbiamo prestare molta attenzione, evitando determinati alimenti.

Ha preso poi la parola l’oncologo Dr. Lucio Laudadio, che ha confermato il discorso della collega e ha sottolineato l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce, che si può effettuare tramite controlli come screening, autopalpazione e vaccini.

Nella maggior parte delle nazioni occidentali i tumori sono la seconda causa di morte, se non la prima, e per questo motivo la prevenzione è fondamentale. Occorre dunque dividere la prevenzione in una primaria, che consiste nel cercare di non ammalarsi, e una secondaria, che si basa sulla diagnosi precoce per potersi curare sin da subito.

Laudadio ha ribadito il concetto di “one health”, in cui si considera la salute come un tutt’uno tra uomo, animali e ambiente. Per esempio, se andiamo a ridurre il consumo di carni rosse avremo benefici sia nella nostra salute, sia negli allevamenti (come quelli intensivi) e pertanto anche nell’ambiente.

  • Sono stati dati alcuni consigli su come controllare il proprio corpo ed evitare lo sviluppo di tumori, come il metodo dell’ABCD, che permette di controllare i nei e capire se siano melanoma o meno; i dottori si sono inoltre soffermati su un argomento molto vicino ai giovani, quello delle radiofrequenze.

Le radiofrequenze sono state catalogate dall’IARC, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, come possibilmente cancerogene, dunque dobbiamo minimizzare i danni. A questo proposito esistono dei semplici consigli che vengono in nostro soccorso, ad esempio non tenere il cellulare troppo vicino al nostro corpo ed evitare di effettuare telefonate quando il campo non è pieno perché la quantità di onde radio sarebbe moltiplicato.

Appuntamenti di questo spessore sono importanti per tutti e sensibilizzano i ragazzi su argomenti  essenziali per la prevenzione delle malattie.

Sara De Cinque