Mamma, che ci fai in classe?!

Nicole, mamma di una mia compagna, ha illustrato alla mia mitica classe la sua professione di “consulente finanziario”, partendo dal suo percorso scolastico.

Dopo il suono della campanella, al cambio d’ora, una signora distinta ha bussato alla porta ed è entrata in classe. Non appena la mia compagna ha visto la sua mamma, le ha chiesto: “Mamma, che ci fai in classe?!” e la mamma le ha risposto: “Sono qui per un progetto, organizzato dalla tua professoressa di italiano per l’orientamento”. La signora Nicole, dopo essersi presentata, ha diviso la sua lezione in due parti: il suo percorso scolastico e il lavoro di consulente finanziario. 

A proposito… quale sarebbe la vostra reazione nel vedere entrare i vostri genitori in classe? 

Il percorso scolastico

Nicole Borri Gaspardin ha iniziato la lezione raccontando il suo percorso scolastico. Ha frequentato la scuola media a Biella e, come scuola superiore, ha scelto il liceo classico; poiché nella mia classe siamo in molti a voler intraprendere questo percorso, si è soffermata un po’ di più affermando: “Il liceo classico è sacrificio, ma aiuta molto a sapersi organizzare”.  Terminato il liceo, ha frequentato la facoltà di lingue a Milano, perché le lingue straniere sono state sempre la sua grande passione. Gli studi universitari a Milano, però, sono stati un po’ “faticosi”, soprattutto per la lontananza dalla famiglia e da Biella. Infine, ha concluso la prima parte del suo intervento con un prezioso suggerimento: “Ragazzi, il mio consiglio è quello di seguire sempre le vostre passioni”.

Il consulente finanziario

Dopo aver raccontato il suo percorso scolastico, Nicole ha presentato la sua professione di consulente finanziario. Tale mestiere aiuta a far mettere da parte i “soldini” alla gente, in poche parole propone dei consigli per risparmiare. Risparmiando, si possono esaudire i propri sogni e soddisfare i propri bisogni e, anche, diventare più responsabili e autonomi. Il risparmio porta, anche, a effettuare delle scelte tra cose importanti e altre meno. Per svolgere il lavoro di consulente finanziario, bisogna saper ascoltare e capire le persone, creando empatia e stabilendo una relazione di fiducia, perché quando una persona parla con un consulente finanziario gli affida i propri sogni.

La cicala e la formica

Un esempio di risparmio è la favola “la cicala e la formica”. La storia racconta di una formica che, in estate, trova il giusto equilibrio tra lavorare, prendersi cura di sé, risparmiare e prepararsi al futuro, a differenza della cicala che, sempre in estate, perde tempo a divertirsi, ballare e giocare. In inverno, la formica, che è già pronta per affrontare il freddo, se ne starà bella al calduccio nella sua casetta. La cicala, invece, sarà costretta a vivere al freddo e al gelo, perché non si è preparata per affrontare l’inverno.

Il paradosso di Easterlin

Secondo Easterlin, quando aumenta il nostro guadagno, la felicità sale, ma solo fino ad un certo punto, perché poi comincia a scendere formando una grande curva. Ad esempio, nel momento in cui compriamo un gioco che desideravamo da tempo, la nostra felicità sale, ma, dopo averlo usato per un certo periodo, arriveremo al punto di “stufarci” e di volerlo buttare. 

L’intervento di Nicole è stato utile per capire meglio la professione di consulente finanziario. Ne avevo già sentito parlare, ma non mi era chiaro il suo ruolo. Il consulente finanziario è un lavoro delicato, perché è necessario trovare il giusto modo per esaudire la richiesta dei clienti. Tra trent’anni, non mi immagino seduta a una scrivania a dare consigli sul futuro ad altri, ma il futuro non si può mai prevedere. 

Vorrei concludere il mio articolo lasciandovi con la seguente domanda: “Secondo voi il denaro fa la felicità?”

Cecilia Marfisi, Scuola media Marconi



 

 




 

 

 

 

 




  

 



    



 

Cecilia Marfisi, Scuola media Marconi