Carissima mamma,
scusami se non ti ho scritto per un po’, ma ho avuto così tante cose da affrontare qui in guerra, che a volte mi sembra di non avere neanche il tempo di respirare. Spero che tu e tutti voi a casa stiate bene. Qui le cose sono molto diverse e molto più difficili, non posso nemmeno iniziare a descriverti che cosa sto vivendo qui.
Le esplosioni, i rumori assordanti, la violenza., tutto sembra non avere fine. Non c’è giorno che non passi senza che ci sia qualche episodio di violenza o senza che senta il terrore di poter essere colpito da una pallottola nemica. Ogni istante qui è una lotta per la sopravvivenza e penso che, solo chi vive questi momenti, possa davvero comprendere la paura e lo stress che proviamo ogni giorno. Le condizioni in cui viviamo sono pessime. Le trincee sono fangose e piene di sporcizia, le temperature sono gelide e l’umidità penetra nelle ossa. Le malattie sono ovunque, e la paura di ammalarmi e morire è sempre presente nella mia mente. Ma non posso permettere che questo pensiero mi distragga dalla mia missione. Devo restare forte, per me e per i miei compagni. Mamma, non so cosa mi riserverà il futuro qui in guerra, so solo che ogni giorno è una lotta per la vita. La guerra è qualcosa di tremendo e porta solo distruzione, doveva essere evitata in ogni modo.
Ti prego di non preoccuparti troppo per me, ma prega per la mia sicurezza e per la mia salute. Spero che questo conflitto possa finire presto, così che io possa tornare a casa da te, sano e salvo. Ti voglio bene più di ogni altra cosa al mondo e non vedo l’ora di tornare tra le tue braccia.
Resta forte, mamma! Ti penso sempre!
Con tutto il mio amore…
Il tuo soldato.
Christian Fessia, 3G, Scuola secondaria Salvemini