Il razzismo trova terreno fertile sui campi da calcio, oggi come ieri.
L’ultimo caso di cronaca: la partita Inter – Napoli del 17 marzo 2024. Il giocatore dell’Inter Francesco Acerbi, durante il secondo tempo, continua a chiamare con termini offensivi e razzisti l’avversario Juan Jesus, il quale va a lamentarsi con l’arbitro, dicendo testuali parole: “Mi ha chiamato n***o! lo questo non lo accetto! È scandaloso! È stato lui, il 15!”. L’arbitro chiama Acerbi, ma non gli dà né rosso né giallo, solo un richiamo verbale. Dopo la partita, nessuna multa. Rischiava una squalifica minima di due giornate, ma gli viene solo impedita la convocazione per le nazionali. Acerbi continua a smentire le proprie parole, ma la dirigenza napoletana sostiene che Juan non abbia sentito male; ovviamente il caso è ancora aperto e il Napoli sta facendo il possibile per portare avanti un’indagine.
Il 20 gennaio 2024, invece, nella partita Udinese – Milan, gli ultras della squadra friulana hanno cantato cori razzisti verso il portiere milanista Mike Magnan, durante il trentaquattresimo minuto. Il portiere si è innervosito e l’arbitro ha deciso di sospendere la gara, che però è stata ripresa poco dopo. Come provvedimenti, oltre alla sospensione della partita, è stato bandito a vita lo pseudo-tifoso che avrebbe iniziato i cori e sarebbe stata mandata una lettera di scuse al portiere francese.
Come possiamo notare, i casi di razzismo non accennano a diminuire, ma notiamo anche come la Federazione calcistica italiana stia prendendo provvedimenti e, in alcuni casi, piuttosto pesanti. Questi episodi, tuttavia, non stanno diminuendo e le persone che stanno sedute sugli spalti mostrano indifferenza riguardo a queste discriminazioni e, anzi, insultano la gente o la picchiano se non dà il peggio di sé.
Questi casi dovrebbero essere eliminati alla radice, per esempio bandendo la curva ultra per determinate partite, come hanno fatto alcune squadre di categorie inferiori. Dovremo tutti prendere esempio da queste società che impediscono ogni singola forma di razzismo e prendono serissimi provvedimenti se accadono. Dovrebbero esserci più squadre così.
Luigi D’Aulerio