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Passato o presente? Beatrice Salvioni ci racconta un’amicizia fuori dal tempo

 

di Luca Mangini, Alexandra Delrio, Eleonora Malatesta, Bianca Stefanelli, Giulia Portalupi , 1B

Beatrice Salvioni, giovanissima scrittrice esordiente, è l’autrice del libro “La Malnata” , che è già stato tradotto in più di trenta lingue. La sua avvincente storia, raccontata tramite gli occhi di una bambina  che vive l’ infanzia durante il periodo fascista, ha già coinvolto migliaia di lettori, nonostante questo sia stato il suo primo romanzo ad essere pubblicato. Beatrice ha sempre coltivato questa passione fin da quando era bambina, leggendo molti libri e non smettendo mai di credere nel suo sogno di diventare scrittrice. Malgrado la difficoltà nel rendere il proprio sogno realtà, Salvioni decide di frequentare la Scuola Holden , dove lavora duramente affinché il suo romanzo venga pubblicato.

Nel libro sono presenti molti riferimenti alla magia nera e alle credenze popolari, come quando Maddalena, la protagonista del romanzo, soprannominata Malnata, mette la lingua di un’oca sotto il cuscino della sorella convinta che così sarà costretta a dire la verità. L’autrice racconta di essere molto intrigata dalle superstizioni e da tutto ciò che riguarda il paranormale. 

Maddalena in realtà è la coprotagonista della storia; è una ragazza dal passato difficile che trova conforto nell’amicizia con l’ altro personaggio principale, Francesca. 

Leggendo il libro viene spontaneo chiedersi se il potere di Maddalena di influenzare gli eventi con la parola sia effettivamente una forma di magia oppure semplicemente un pretesto per coloro che cercavano una spiegazione alle sventure che da tempo colpivano le persone vicine alla Malnata. Beatrice spiega che inizialmente Maddalena è convinta davvero di avere questo “potere della voce” e ciò crea un’ ambiguità narrativa fortemente voluta dall’ autrice. A causa di questo suo “potere” Maddalena fatica a stringere amicizie o a guadagnarsi la fiducia altrui e diventa sempre più diffidente anche nei confronti delle poche persone a lei care. Fin dall’inizio del libro Francesca è affascinata da questa ragazzina che si ribella ai principi dalla società e desidera diventare sua amica, superando i pregiudizi che la gente ha su di lei. Come risultato le due diventeranno inseparabili. Questa amicizia si manifesta ai lettori pagina dopo pagina attraverso gli occhi di Francesca, la voce narrante.

Abbiamo avuto l’ occasione di incontrare direttamente Beatrice Salvioni e porle i nostri quesiti sia relativi al romanzo che alla sua professione di scrittrice. Lei è stata molto disponibile e questo confronto è stato istruttivo e arricchente per noi, ci ha insegnato anche ad affrontare più consapevolmente la lettura di un testo. Le abbiamo chiesto quale ritiene essere il fine della scrittura e lei ci ha risposto che, a suo parere, nessuno scrittore scrive, o dovrebbe scrivere, per il solo scopo di lasciare un messaggio: ogni lettore deve essere libero di interpretare la storia secondo la propria sensibilità. 

“La Malnata” illustra e trasmette in modo sensibile e diretto anche le emozioni e i sentimenti contrastanti di ogni personaggio riguardo al regime fascista. Salvioni dice che ha deciso di ambientare il racconto negli anni ‘30 perché il fascismo è il periodo storico che più contrasta il desiderio di far sentire la propria voce. “Ambientare una storia in un’epoca non tua dice molto sul periodo in cui vivi” constata la scrittrice. Il  romanzo di Salvioni può essere definito senza tempo, la storia di Francesca e Maddalena potrebbe essere ambientata in qualsiasi epoca senza che perda di significato perché l’amicizia non ha tempo, l’amicizia è sempre e ovunque. 

 

 

 

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