Social Network: male o bene?

ThisCrush (“questa cotta”) è il nome dell’ultimo social network che ha fatto parlar di sé per tutta l’estate e che ormai ha invaso le pagine instagram di molti ragazzini (principalmente una fascia d’età che vai da i 14 ai 18).

Questo social è nato fondamentalmente per favorire le relazioni tra ragazzi e per aiutare i ragazzi più timidi a rompere il ghiaccio con una ragazza attraverso messaggi che vengono rilasciati sul profilo della persona interessata in forma anonima.

Tutto normale fino ad ora anzi si potrebbe vedere questo social come un ottimo spunto per facilitare la socializzazione e le amicizie tra ragazzi e ragazze… Sbagliato perché ormai da diversi anni con questi nuovi social network il pericolo è sempre dietro l’angolo, lo abbiamo visto nel 2010 con il lancio del social “Ask” anch’esso che strutturato attraverso l’invio di messaggi in forma anonima ad una determinata persona. Solo che, subito molti ragazzi non hanno perso tempo per sfruttare il social insultando e lanciando messaggi di carattere sessuale con frasi molto forti. E infatti non sono mancati ad casi di ragazzi o ragazze che, perseguitate da questi cyberbulli, sono arrivati sino al suicidio.

TishCrush quindi non è altro che la copia di Ask integrata nel mondo di Instagram. Subito però se ne è fatto un uso improprio dando sfogo ad ogni forma di cattiveria e crudeltà da parte di ragazzi che non hanno perso tempo ad inviare insulti, cattiverie e messaggi dal contenuto pornografico a ragazze che magari avevano solo voglia di conoscere persone e fare nuove amicizie.

La denuncia di questi atteggiamenti è arrivata da parte dello psicoterapeuta Luca Pisano, supervisore dell’osservatorio nazionale Cybercrime, che da qualche settimana sta usando il suo profilo Facebook per sensibilizzare i genitori. Si richiede quindi un maggior controllo da parte dei genitori che devono essere più presenti nella vita dei figli, senza esagerare, favorendo comunque il dialogo e la discussione così da poter evitare certe tragedie. Forunatamente ciò che ci fa tirare un sospiro di sollievo è il fatto che per ora non siano state registrate vittime a causa di questo social network, la speranza è che non ce ne siano mai.

di Edoardo Galeani